L’immagino vertiginoso interesse per Masterchef non si sostanzia quest’anno nel colore delle scarpe di Joe Bastianich, nell’imprinting anarchico dei capelli di Bruno Barbieri o nel fatto che nessuno dei concorrenti –italiani compresi– dimostri di conoscere l’italiano. No, è l’immane seguito della terza stagione attraverso i socialcosi a fare la differenza. Ieri sera, seguire tutti i drammi del quinto e sesto episodio su Twitter è stata una vera esperienza. Che merita di essere ripercorsa
Iniziamo dai tweet, diciamo lisergici, di Bastianich.
La Mistery Box è la prima prova. Finocchio, burro, sogliola, asparagi, farina, uova, pomodorini gialli, zucchero, animelle di vitello. La liquirizia come ingrediente obbligatorio. Per chissà quale imperscrutabile ragione optano quasi tutti per le animelle. Compresa l’aspirante cuoca Margherita che pure non le ha mai cucinate ma vuole che scatti il colpo di fulmine nei giudici. Barbieri è perplesso per la scelta della pastella.
Nel frattempo, in spregio a ogni norma igienica e di buonsenso, Marco cucina con le pentole per terra. Saranno lui e Margherita, insieme a Giovanna, a rischiare l’eliminazione. Alla fine, però, ad uscire è Margherita – con grande rammarico di Bastianich che si era rivisto nella sua capacità di perdere 30 chili.
A vincere la Mistery Box è Michele C, grazie ai filetti di sogliola marinati con bastoncino di liquirizia. Segue i giudici in dispensa per scegliere il piatto dell’Invention Test, il cui tema è… la prima volta. Non quella prima volta. “Mannò… la prima volta in cucina”. Seguono gli ovvi e imbarazzanti doppisensi. Per fortuna si ritorna sui piatti cucinati dai giudici: Barbieri ha fatto gli gnocchi al pomodoro, Cracco risi e bisi, Bastianich spaghetti with meatballs. Dev’essere l’istinto suicida o qualcosa del genere, che suggerisce a Michele di scegliere proprio quelli.
I giudici annunciano il tema dell’Invention Test anche agli altri concorrenti, ripartono risatine, sguardi, imbarazzanti doppi sensi. Alberto racconta come sia migliorato dopo la prima volta grazie allo studio della “logica”, tanto da ritenersi ormai “abbastanza evoluto” pur continuando a “imparare piccole cose molto interessanti”.
Nel frattempo, la “simpatia” (virgolette rinforzate) dell’aspirante cuoca Laura per Barbieri, già intravista durante le prove, esce allo scoperto. I tre concorrenti a rischio eliminazione sono l’ansiogena Rachida, Haeri e (per la seconda volta) Giovann, la bella polacca. Rachida trova subito un capro espiatorio per le sue polpette.
A uscire è Haeri, costretta però a consolare Rachida mentre si accartoccia a terra piangendo e farneticando cose tipo: “Adesso ho una grande responsabilità sulle spalle” oppure “Il diavolo mi ha rovinato, un angelo mi ha salvato”. Twitter gradisce parecchio:
Spuntano anche inedite somiglianze:
Fine della quinta puntata , inizio della sesta. Prova in esterna: nel Collegio Ghislieri a Pavia due squadre, i rossi e i blu, devono adattare a gusti più moderni le ricette cinquecentesche di Bartolomeo Scappi.
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Cose non proprio leggerissime, tipo zuppa di riso alla quaglia e cappone marinato all’antica, minestra di farro cotta con il brodo di cappone, petto di anatra con il sugo di melangole. A capo della squadra blu c’è il vincitore della prova con gli spaghetti e meatball, il foggiano Michele G.
Ma la sfida per lui inizia male, non riesce a governare la squadra che smarrisce sia la ricetta che il sale. Twitter ironizza sui rimedi contro le tempeste di neve di certi ex sindaci:
Enrica, a capo della squadra rossa, dimostra al contrario buone capacità di leadership. Non bastano: alla fine vincono i blu e i rossi sono costretti alla prova del Pressure test. Marco, il solo concorrente sufficientemente sdraiabile della stagione, mostra il lato ribelle, tenta l’insubordinazione ma viene pesantemente insultato redarguito dai giudici. Tema del Pressure test: riconoscere i vari formati di pasta.
Quasi nessuno distingue le trofie dagli strozzapreti. Prima scrematura, poi si devono preparare 80 grammi di garganelli freschi: dalla prova esce Davide il programmatore cocco di Cracco.
Con questo tweet che restituisce l’eleganza della serata, termina anche la cronaca retroattiva di tutti i drammi della quinta e sesta puntata di Masterchef 3. Alla prossima.