Qualcuno si sente veramente offeso da un panettone artigianale a 32 euro? Capisco la temperie, ma parliamo del panettone di Iginio Massari, uno spettacolo decadente, favoloso, quasi pornografico.
Vi vedo scuotere il testone, non siete convinti.
Avreste voluto il lieto fine per la parabola dell’eroe che ci ha svelato come si ottiene il controllo totale sulla lievitazione. Non so, magari un panettone esuberante, voluttuoso, colorato di giallo da sembrare dipinto, con una glassa all’amaretto che è pura avanguardia e la frutta frutta, non quella conservata con l’anidride solforosa a 15 euro. 20 al massimo.
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[Breve inciso per i sostenitori del panettone milanese classico. Iginio Massari può permettersi di andare oltre il bon ton della tradizione, se lo rifinisce con la glassa all’amaretto è perché lui il panettone lo interpreta, noblesse oblige. Fine breve inciso per i sostenitori del panettone milanese classico]
Ahimé non è così.
Vedete da soli che presentandosi alla Pasticceria Veneto di Brescia, in via Salvo d’Acquisto 8, chiunque nutra la fiduciosa intenzione di acquistare un panettone dev’essere disposto a lasciare 32 euro.
T-R-E-N-T-A-D-U-E
Per noi che abbiamo sviluppato negli anni un’ossessione nei confronti di Iginio Massari, parlarne significa rischiare l’approccio agiografico. Il bresciano è il Gualtiero Marchesi della pasticceria.
Dal lontano 1971, quando ha aperto la Pasticceria Veneto, tratta l’umano bisogno di dolcezza con leggerezza e precisione, quasi invulnerabile alla sciatteria (leggete un suo vecchio commento lasciato su Dissapore per capire come mai nel profilo Facebook si definisce “artista”), avvicinandosi alla bontà assoluta con il panettone avvolto dal pirottino in una forma perfetta.
Sa essere idealista e pragmatico allo stesso tempo, non a caso per presentare i dolci legati alle ricorrenze ha titolato il primo libro “Programma“. E basta.
Poi, a parte la parentesi edonistica di “Cresci, l’arte della pasta lievitata“, scritto con un altro superbo pasticcere italiano, Achille Zoia (1.075 euro su Amazon), si è dedicato per lo più a una serie molto tecnica “Non solo zucchero, tecnica e qualità in pasticceria“, 4 volumi che stimolano l’inevitabile lato nerd di ogni pasticcere.
Ma anche gli eroi cadono, Natale dopo Natale, e voi lettori di Dissapore, appassionati alle guerra contro il caroprezzi, non accettate che l’autentico boss delle torte venda il panettone da 1 chilo a 32 euro.
Forse avete ragione.
Ps. E chissà se è vero che più spendi più i panettoni sono buoni.
[Crediti | Link: Dissapore, Iginio Massari, Amazon. Immagini: Facebook]