10 abitudini quotidiane che tu puoi avere ma un cuoco no

10 abitudini quotidiane che tu puoi avere ma un cuoco no

Guardate pure Masterchef, Hell’s Kitchen e tutto quello che vi viene in mente. Nulla, nemmeno l’ultima serie di CSI col serial killer che ha messo nel piatto il concorrente di un talent culinario, riuscirà a darvi l’idea di come se la passa un cuoco. Attenzione, non sto parlando dell’aristochef che si gira le tv e i magazine gossippari, ma del tipo che fa il lavoro sporco, incatenato alla base della catena alimentare per nutrire noi gastronomi, gastrofighetti e aspiranti tali.

Se il paradiso della cucina è pieno di chef arcangeli che sorridono beati dal furgone delle patatine San Carlo, con gli ingredienti in odore di santità, l’inferno è uguale a quello di Dante, con tanto di fiamme, calore e punizioni corporali.

Quali sono le 10 cose, per noi normali, che un cuoco non può permettersi di fare? Leggete e diteci: avete ancora voglia di mollare tutto e mettervi in cucina?

1. Un cuoco non può andare in ferie.

ferie

A meno che non sia morto, in galera o all’ospedale. Non ha mai avuto le domeniche festive, non esistono Natale, capodanno, Pasqua e da qualche anno non esiste nemmeno più Ferragosto.

2. Un cuoco non può farsi venire la sciatica e una crisi di nervi contemporaneamente (anche se dovrebbe).

sciatica

La cucina è uno dei pochi lavori che è stressante sia fisicamente che mentalmente.

3. Un cuoco non si deve sfregiare né scottare troppo.

dita tagliate

Anche se ha già detto addio da molto tempo alla sensibilità dei polpastrelli e con le cicatrici sul dorso della mano può giocare a “unisci i puntini e vedi cosa appare”.

4. Un cuoco non può sedersi.

vietato sedersi

Ma deve star in piedi per 10 ore senza sosta, senza menzionare i carichi di roba che deve trascinare fuori dal congelatore in fretta (pena il congelamento degli arti superiori e inferiori).

5. Un cuoco non può riposarsi (nemmeno in piedi).

pulire

A corollario del precedente assioma, se uno ha tempo di riposarsi può impegnarlo a pulire. Presente la mania di ordine e pulizia di Carlo Cracco ai tempi di Masterchef?

6. Il cibo di un cuoco è la tua immondizia.

mangiare avanzi

Per chi lavora in un ristorante il momento del pranzo e della cena, intendo quelli in cui si sta coi piedi sotto al tavolo a fare la soconda cosa più gaudiosa dell’esistenza, non esiste.

A fine servizio si arriva così nauseati dagli assaggi variegati che si trangugia qualche avanzo, di quelli che solitamente si buttan via.

7. Un cuoco non può non avere un lungo repertorio di parolacce.

urlare

Oppure non riuscirebbe a comunicare con nessuno in cucina.

Il problema è riuscire a cambiare registro varcata la soglia della cucina quando torna nel mondo reale. (Ok, questo vale anche per diverse altre professioni, inclusa la mia).

8. Un cuoco non deve addormentarsi.

sbucciare patate

Mentre fa tutte quelle cose noiose come etichettare i cibi per metterli nel frigo, tagliare a cubetti tutti uguali la frutta e la verdura, sbocciare dei quintali di patate, altrimenti si ritorna al punto 3.

Ora, dite la verità, quante volte voi al lavoro vi addormentate davanti al pc e alle scartoffie?

9. Un cuoco non può rimandare il bucato.

bucato

Il camice puzza all’inverosimile, e dopo un giorno nel cesto della lavanderia i vicini chiamerebbero l’obitorio per venire a controllare.

10. Un cuoco non può avere un appuntamento normale.

appuntamento

In genere stacca dopo le 23:30, oltre dalla stanchezza è accompagnato da quel incredibile afrore di magazzino di supermercato abbandonato nell’87.

Dopo la doccia, e dopo essersi frizionato tutto il corpo con vari profumi, può anche uscire di casa e addormentarsi sul cocktail che ordinerà.

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