Siete a Milano e, per indolcirvi la pillola, avete bisogno di qualche approdo sicuro che vi rinfranchi dal grigiore, dalla primavera che non si decide mai ad arrivare del tutto, dal traffico in circonvalla e dai fumi dell’alcol della sera prima ai Navigli. O anche no: amate profondamente questa città recalcitrante a farsi apprezzare, e volete una ragione in più per farlo.
Che sia per andare a prendere i cannoncini da portare in casa dei suoceri la domenica, per fare una sosta appoggiando il BikeMi fuori dagli appositi ormeggi, oppure per comprare la colomba pasquale, ecco dove vi mandiamo ad assaggiare leccornie zuccherine, con la preziosa collaborazione di Valerio Visintin, critico gastronomico del Corriere, prima che scatti la corsa alla prova costume.
PASTICCERIA MIGNON
1. Martesana, via Cagliero 14, tel. 02 66986634.
Cominciamo a girarle attorno da posti un po’ fuorirotta, a questa città di affaristi nerd. La piccola pasticceria qui non lascia nulla al caso: crostatine, crumiri, mousse concentrate in bicchierini da scolarsi che è un piacere. E poi c’è lei, la torta Martesana, mascotte del posto, soffice torta paradiso con farcia di crema pasticcera. La suocera vi perdonerà l’arrivo al pranzo domenicale fuori tempo massimo, a patto che abbiate con voi un vassoio generoso e un buon tonico antiocchiaie per celare le vere ragioni del vostro ritardo.
2. Giacomo, via Pasquale Sottocorno 5, tel. 02 76319147.
La pasticceria – in ascesa – di un ristorante di pesce. Come dire il modo giusto per rifinire una cena a suon cannoncini, tortini al cioccolato e millefoglie. Di quest’ultimo suggeriamo la variazione della casa, che ha un nome tutto un programma: la “bomba”. Vi lasciamo immaginare.
CIOCCOLATO
3. Ernst Knam, Via Anfossi 10, tel. 02 55194448.
Il proprietario è diventato leggenda con la sua mousse ai tre cioccolati. Che è come dire “Va bene, esageriamo”, e dare sfogo ai più elementari istinti dei golosi, quelli direttamente connessi al consumo smodato dell’oro nero. Qui declinato nella sua multiforme grazia: torte africane (in pasticceria si contempla un’ironia transrazziale), mousse Singapore (qui ci sono i frutti tropicali), lingotti di cioccolato sono i muti testimoni della maestria di Knam.
4. Le dolci tradizioni, via Ampere 122, tel. 02 2820612.
Marcello Martinangeli e mamma Gabriella padroneggiano l’arte pasticcera come se fosse un “semplice” segreto di famiglia. venite qui a respirare aria di casa e a farvi raccontare come a 37 anni appena questo maestro della frusta e della sac-à-poche sia riuscito a sbracare alle Olimpiadi di Londra come pasticcere ufficiale della squadra italica. Ottima la colomba.
5. Massimo, via Ripamonti 5, tel. 02 58321188.
Per gli amanti della cioccolata in tazza, un indirizzo da scrivere sul retro del biglietto ATM. Nel senso, meglio averlo sempre presente perché un sorso di questo nettare è sempre provvidenziale e vi riconcilia con il resto del mondo. Se no, se preferite addentare qualcosa e lasciare il segno, optate per le praline e i cioccolatini della casa. Ma il segreto del successo di Massimo si chiama “mousse Francesca”, 36 euro al chilo di libidine.
PANETTONE
6. Alvin’s, via Melchiorre Gioia 141, tel. 02 66710828.
Per pan di Spagna e livitati Alvin’s non teme rivali. La torta Valentina è una specie di torta Paradiso sublimata, arricchita dalla farcia di crema, fragole e lamponi, altrimenti si vira su pere e cioccolato, o cannoncini da manuale. Per panettone e colomba è uno dei migliori indirizzi a Milano.
7. Vecchia Milano, via Reina 14, tel. 02 70126536.
Sono così pazzi da fare il panettone tutto l’anno, facendosi vezzo di far bella mostra di come gli viene facile. E infatti sì, la Vecchia Milano, lo dice il nome, è davvero il tempio di panettoni e veneziane. Non solo, si diletta anche in discretissime variazioni sul tema: la Sacher, per esempio, o una cioccolata calda di cui custodiscono omertosi la ricetta.
BRIOCHE/COLAZIONE
8. Sissi, piazza Risorgimento 6, tel. 02 76014664.
Scorbutici saranno scorbutici, ma si sa siamo a Milano, ormai facciamo spallucce di fronte alla puzza sotto il naso dei nostri interlocutori. Quelli che stanno dietro al bancone di Sissi sono forse i commessi più scostanti della città. Sarà che hanno dolci di qualità talmente alta da potersene perfino approfittare. Ottime anche le mousse al cioccolato e caffè, pure la cioccoalta in tazza.
9. Pavé, via Felice Casati 27, tel. 02 94392259.
Ma lo direste mai che questo posto un po’ sperduto fra Baires e i dintorni della Stazione Centrale, che sembra quasi la redazione di Wired tanto è popoloso di fauna hipster, serve una colazione da paura?! Finché si tratta di aperitivi “strani” (uno su tutti: il mitico revival del rabarbaro Zucca) ok, ma certo desta sorpresa constatare che la brioche 160 è forse la migliore della città.
10. Cremeria Buonarroti, via Michelangelo Buonarroti 9, tel. 02 48007930.
Andateci anche solo per fare una prova: scommettete con un vostro amico sulla quantità di infornate e relativi arrivi sul bancone di friabili e fragranti brioches per la colazione. Se la posta in gioco è un giro di brioche, ci avrete sicuro guadagnato tutti e due. Assortimento infinito, pasticcini e semifreddi non da meno, una macchina da guerra celata dalle goduriose vesti di un bengodi dei lieviti.
TORTE
11. Elli, piazza Piemonte 8, tel. 02 48004788.
Presente quando si dice che le cose più semplici e note sono le più complicate da fare? Perché ognuno, dall’arrotino allo chef stellato, avrà da sindacare su come si fa un VERO millefoglie. Ebbene, Elli su questo mette d’accordo tutti, fosse solo per il tempo di consumazione. “Mille foglie”, per l’appunto, farcite su due piedi, con una crema sostenuta e leggera a un tempo. Impossibile non incorrere in momentanea afasia.
12. Ranieri, via della Moscova 7, tel. 02 6595308.
Un luogo icona del buon gusto fatto torta. Non proprio simpatici, un po’ sbruffoni, ma resteranno pur sempre in credito di dolcezza con l’umanità che passa da queste parti a comprarsi la “Do di petto”, geniale incontro fra una torta della nonna e una mousse al cioccolato che predispone al colloquio col divino. Da provare anche la “Fior di bosco”, pavlova con l’anima di soffice crema e il cuore rosso del lampone.
PASTICCERIA BIO
13. Namura, via Castelvetro 16, tel. 02 34534176.
Le uniche chicchiere bio della città. E poi tortelli ripieni di crema o cacao, cannoncini, cheesecake e frangipane allo zenzero. Namura è un modo di far pasticceria, prima ancora che un risultato di indubbia qualità.
PASTICCERIA SICILIANA
14. Pasticceria Eoliana, via Ortica 1, tel. 02 7610066.
La cassata si fa in tanti modi. Da queste parti, in quella che forse merita l’alloro di migliore pasticceria siciliana in terra meneghina, è semplificata (si fa per dire): via i canditi, via la glassa, cosa resta? Un dolce con meno fronzoli ma una sostanza che spacca. E poi le brioche con granita di gelsi, limone, fragola, o perfino pistacchio e ricotta. Non proprio come stare alle Eolie, ma certo uno spiraglio assolato in Valpadana.
BAVARESE
15. Viscontea, via de Amicis 39, tel. 02 39430081.
E’ un po’ come studiare al liceo il Parini subito dopo Leopardi e subito prima di Manzoni: è bello, forse più degli altri due, ma non se lo fila nessuno. Questa Viscontea è un’ottima pasticceria rimasta nel cono d’ombra delle grandi maitresse della zona (Sant’Ambrogio/ Carrobbio). Il servizio a tavolo è uggioso e fuori moda, ma la bavarese al limone, dolcemente asprognola e persuasiva della sua assoluta delizia, è il jolly di questo locale degno di rivali illustri.
[Crediti | Link: Mangiare a Milano, immagini: ViviMilano, Dishes from my kitchen, La Cucina Italiana]