Il veggie burger è balzato agli onori delle cronache culinarie di recente grazie alla diffusione della dieta vegan. In realtà, preparazioni simili a forma di polpetta appiattita sono presenti in diverse cucine tradizionali, da quella Mediorientale, all’Asiatica alla Sudamericana. Un simil-veggie burger è ad esempio il falafel, ottenuto dai ceci ammollati a cui vanno aggiunte erbette aromatiche e spezie, poi fritto e consumato con il pane pita, una salsa e delle verdure fresche. In Sudamerica esistono polpette ricavate dai fagioli neri.
In Europa è comparso per la prima volta tra gli scaffali dei supermercati nel 1982 con il nome di “VegeBurger“, idea di Gregory Sams, che gestiva con il fratello un ristorante di cucina naturale a Londra-Paddington dagli anni Sessanta. Qualcosa di simile si era visto un paio di anni prima in Oregon, con il nome di “Gardenburger“, lanciato dal gestore del ristorante vegetariano Gardenhouse. Il Gardenburger esiste tuttora, e il marchio è parte del gruppo Kellogg’s.
Le materie prime da cui si possono ricavare sono tante: legumi, cereali e derivati (seitan), soia e derivati (tofu, tempeh), semi, frutta secca, verdure (patate, zucchine, melanzane, broccoli), o da mix di questi ingredienti. L’obiettivo è ottenere un alimento proteico che possa sostituire la carne, ovviamente.
Una volta appresi i pochi trucchi necessari per la loro preparazione, si potranno creare veggie burger convincenti –credetemi:. Scegliete un ortaggio o un legume, un ingrediente che contenga amido per legare, della frutta secca per la texture, e poi via, spazio alla fantasia. La ricetta che propongo di seguito è un burger di lenticchie – classico sostituto della carne – e riso integrale, aromatizzato da cipollotto brasato e con l’aggiunta di carote per il colore.
Vediamo come procedere.
Per i burger (6 pz da 10 cm di diametro):
150 gr di lenticchie mignon secche, 150 gr di riso integrale, 2 carote piccole, 60 gr di pangrattato, 2 cipollotti , sale, pepe
Ammollare le lenticchie in acqua per un’ora circa così da accelerare la cottura. Le lenticchie mignon possono anche non essere ammollate; cuociono infatti in circa 30 minuti
Portare a ebollizione dell’acqua con una foglia di alloro. Scolare e sciacquare le lenticchie. Procedere con la bollitura. Salare verso la fine (il sale, se aggiunto subito, contribuisce a indurire la buccia). L’alloro è sempre consigliato nella cottura dei legumi, in quanto contiene degli enzimi che contrastano la produzione dei gas di fermentazione, riducendo l’effetto di gonfiore addominale
Una volta cotte le lenticchie, scolarle e tenerle da parte
Nel frattempo, lessare il riso integrale. Scolare e tenere da parte.
Brasare a fuoco bassissimo con poco olio extra vergine e poca acqua in una casseruola due cipollotti a rondelle.
Trasferire tutto nel mixer, aggiungendo il pangrattato e le carote a pezzi, sale e pepe. Frullare, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Trasferire quanto ottenuto tra due fogli di carta forno e stendere con l’aiuto di un mattarello allo spessore di 1-1.5 cm a seconda del gusto e dell’uso.
Ricavare i burger con l’aiuto di un coppapasta.
Disporli su una placca da forno e terminare con un giro di olio extra vergine e infornare a forno caldo a 180°C per circa 20 min.
Per completare il piatto:
600 gr di erbette, 2 peperoni rossi, 2,5 dl di latte di cocco, paprika dolce 20 gr, vino bianco, zenzero, olio evo, sale pepe
Mondare i peperoni e tagliarli a filetti.
Preparare la salsa: scaldare un tegame antiaderente con un filo di olio extra vergine; grattugiare un paio di cm di radice di zenzero fresco.
Aggiungere i peperoni e sfumare con poco vino bianco; aggiungere il latte di cocco, la paprika, regolare di sale. Coprire e cuocere a fuoco dolce fino a che i peperoni si saranno sfaldati.
Mondare e lavare le erbette.
A parte, brasare in poco olio evo i restanti cipollotti a rondelle. Aggiungere le erbette ancora bagnate e appassirle, a tegame coperto. Aggiustare di sale e pepe.
Con l’aiuto di un minipimer, frullare il composto di peperoni fino ad ottenere una crema liscia.
Servire i burger su un letto di erbette, e terminare con la salsa.
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: Emanuele Meschini]