Di Genova abbiamo già elencato le migliori trattorie. Da cinque anni punto di riferimento per chi alle lusinghe dei menù modaioli preferisce la sincerità della cucina tipica, Il Genovese occupa le stanze di un luogo che ha sempre raccontato i sapori della tradizione. Lo spazio, articolato su due piani e con 50 coperti, è quello di una ex sciamadda aperta a inizio ‘900, in cui si serviva la farinata cotta nel forno a legna, oltre a torte salate e fritti. Dagli anni ’50 cambia tutto, al forno (ancora esistente) si sostituisce la cucina, il bancone viene eliminato e la sala è pronta a ospitare nuovi ospiti.
Roberto e Sergio Panizza hanno sfruttato la loro esperienza sulle materie prime per dare vita a Il Genovese. Da un anno è entrato a far parte della squadra l’altro socio, Dario Fichera. I fratelli Panizza nascono da una famiglia di commercianti che si occupavano proprio di cibo. Se è vero che anche Pellegrino Artusi aveva ereditato il pallino per le materie prime dalla sua famiglia (ndr. di droghieri), posso dire che abbiamo la nostra variante cittadina.
La specialità della casa? Gli ingredienti. E tra questi c’è il basilico per il pesto.
Se sceglierai questo ristorante, sappi che stai andando a cena da Roberto, ovvero il Presidente dell’Associazione Palatifini che promuove il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio: una sfida che serve a condividere la ricetta, far sperimentare l’originalità, rispettando i canoni della tradizione. Un’educazione del gusto, che diventa evento, socialità.
Ti solletico il palato con alcune proposte presenti nel menù: panissette e trippa fritta, testaroli e gnocchi al pesto, pansoti al sugo di noci, baccalà, stocafisso accomodato, coniglio alla ligure, polpette di cabannina, la già copiata cheesecake con la prescinsêua (ndr. una cagliata fresca prodotta tipicamente a Genova).
La tradizione diventa base per la creatività dello Chef Davide Marzo e dei suoi collaboratori, Nicolò Cito e Enrico Tumiati: il ciupìn e la zuppa di castagne sono insuperabili (tra i piatti del giorno).
A dispetto delle divertenti parodie di Fabrizio Casalino non resterete delusi da accoglienza e servizio in sala a cura dei soci e di Camilla, Giovanni, Edoardo, Federico: a loro spetta far assaggiare la fornita cantina che ha un’attenzione particolare verso i vini liguri.
La chance
Gnocchi al pesto fatto al mortaio con il basilico genovese dop, pinoli italiani, sale di Trapani, aglio di Vessalico (IM), olio extravergine d’oliva della Riviera ligure, Parmigiano Reggiano 24 mesi e fiore sardo, un pecorino stagionato sei mesi. Imperdibile.
Il Genovese
Via Galata, 35 – Genova
Prezzo medio 35
“L’ olio vince il mare e il pesto la musoneria”