In Italia sul gelato, come sulla pizza, non si scherza. Eppure anche se siamo deliziati dagli esperimenti alchemici di Bepi, il gelataio di Padova che fa il gelato allo spirz, al vino, alla maca o al gorgonzola, noi in Veneto e più in genere gli italiani ancora non ci siamo spinti oltre una certa soglia.
Eppure il punto preciso in cui si fissa la soglia che divide un gelato da intenditori da una porcheria non ve lo saprei dire. Però, ecco, guardando l’elenco delle invenzioni a base di gelato di americani, giapponesi e inglesi un’idea su cosa infilare nella coppetta e cosa no uno se la può fare.
Eccovi una lista di 10 gusti per il cono più disgustoso che potreste farvi quest’estate, e che il trash sia con voi.
1. Gelato di latte di puerpera.
The Icecremist, gelateria di Londra a Covent Garden, si è inventata il gelato di latte umano; testimonia ufficiale Lady Gaga (chissà perché). Oltre all’ingrediente cardine solo l’aggiunta di vaniglia del Madagascar e scorza di limone.
E’ purtroppo stato ritirato dal mercato dopo le continue proteste della frangia bempensante dei consumatori. Un dubbio mi attanaglia: ma lo servivano in coppe di champagne?
2. Colazione a letto.
Così si chiama la creazione di The Ice Cream store di Rehoboth nel Delawere (U.S.A). Una crema alla vaniglia con sciroppo d’acero e pezzetti di bacon croccante. Per torride mattinate estive, quando proprio non potete fare a meno delle vostre due fette di bacon quotidiane.
3. Alla vipera.
E’ un’industria di gelato giapponese che ha pensato bene, assieme ad altre squisitezze che offre il mercato come il gelato al polpo o quello a nero di seppia (vedere oltre), di lanciare il gelato al gusto di uno dei serpenti più velenosi del Paese, molto apprezzato per le sue qualità afrodisiache.
Pare che il gusto sia pessimo, ma agli arrapati va bene lo stesso.
4. Pera e gorgonzola.
L’invenzione di Salt & Straw. Pere di Salem e Crater Lake blue cheese, un formaggio che pare abbia vinto il premio come blue cheese migliore del mondo in una competizione francese, citata sul sito dell’azienda, ma non meglio specificata.
Nella foto viene servito in coppetta con noccioline e miele. Vorrei sentirne l’odore prima di decidere.
5. Al polpo.
Un gusto lanciato sul mercato giapponese oltre che dagli autoctoni anche da Ben & Jerry’s, la fabbrica di gelato americana specializzata in gusti esagerati già conosciuti per altre iniziative di prestigio come il gelato al wasabi o quello al cactus (ma anche con le spine?).
Il gelato al polpo più famoso in Giappone resta comunque quello della marca qui sopra, casomai vi venga voglia di ordinarne una scorta per l’estate lo sapete.
6. Alla pizza.
Creazione di Max & Mina’s Homemade Ice Cream and Ices, la gelateria con il nome più lungo del mondo, il gelato è un misto di pomodoro fresco, aglio e mozzarella.
Innanzitutto cosa ci fa l’aglio nella margherita? E poi come si fa a creare un gelato alla mozzarella?
7. All’haggis.
Se siete stati in vacanza in Scozia sapete che l’haggis, il piatto nazionale, è un specie di polpettone di interiora di pecora. Se volete provare la versione gelato, sappiate che Ben & Jerry’s ha inventato pure quello: per le lunghe e torride estati scozzesi.
8. Spaghetti al formaggio.
Grande idea della gelateria Coromoto in Venezuela, il gelato al gusto di spaghetti al formaggio è un vero e proprio orrore da gustare. Gli spaghetti che ci sono dentro sono veri, e, come da migliore tradizione, sembrano scotti.
9. Al nero di seppia.
Ancora per il mercato giapponese, che a quanto pare ama essere sperimentatore, il gelato al nero di seppia secondo i suoi assaggiatori sa di pesce: una cosa incredibile. Chissà come ci sta su una fetta di polenta.
10. Al curry.
Se finora avete inteso il curry come una polvere giallo-senape composta da spezie di origine indiana da usare nei risotti, per condire un piatto di pasta, come abbinamento in molte preparazioni di carne, dall’agnello al pollo, oppure con il pesce: salmone al curry, gamberetti al curry, acciughe al curry e via cucinando, beh ricredetevi.
In Giappone va forte il gelato. Pallido e innocente alla vista, diabolico al palato.
12. Al viagra.
Quando i nutrizionisti ci dicono che il gelato è molto digeribile perché i grassi vengono omogeneizzati, e anche perché riesce a stimolare la produzione di succhi gastrici, quando ci dicono in definitiva che il gelato è un ottimo alimento ricostituente, voi prendeteli alla lettera.
13. Alla patata viola.
Il Giappone si conferma il paese più creativo in fatto di gelato. Quello da passeggio fatto con le patate viola, trend della nostra cucina domestica nel 2014, è una specialità di Kawagoe city, deliziosa cittadina vicina a Tokyo. Il risultato però non sembra granchè rassicurante.
14. All’aglio, tra gli altri.
Sulla bizzarria dei gusti americani in fatto di gelato abbiamo già detto. Ma le anomalie sembrano stranamente concentrarsi in questa gelateria di Baltimora. Date un’occhiata ai gusti: non vi prende fulminea la voglia di provare quel “garlic almond chocolate chip”?
15. Alla coccorita.
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Stando ai produttori di questo gelato, il gusto è lo stesso di quando la mattina stai dormendo con la bocca aperta e sul cuscino si appoggia la tua cocorita e ti infila le zampine in bocca. Un’esperienza alla portata di tutti. Ma la cocorita nel gelato c’è davvero?
[foto crediti: the guardian, nileguide, neatorama, distrita, the peach kitchen, laughingsquid,berzialla, mashable, rocketnews]