I peggiori vicini di tavolo al ristorante. 7 indesiderati protagonisti delle nostre vacanze

I peggiori vicini di tavolo al ristorante. 7 indesiderati protagonisti delle nostre vacanze

Niente tormenta il desiderio di una puntata estiva al ristorante come il vincolo di dividere l’ossigeno con un vicino di tavolo molesto. Della serie ti siedi, smetti di ascoltare il tuo interlocutore e ti getti nella tua attività preferita: leggere il menù. Poi arriva quella voce lì e sai di essere di fronte al MALE ASSOLUTO.

Per alcuni veste Prada, per altri è Al Pacino, il più delle volte è un barzellettiere torrenziale, un fanfarone alticcio e sbruffone, una coppia in embolo che litiga furiosamente, un saccente che strazia il cameriere,  un entusiasta che finge con lo staff una confidenza che non ha, o chiunque vada al ristorante con infanti spandi-muco e/o animali molesti.

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No, non siamo stati abbastanza sopra le righe. Possiamo fare di meglio.

Ci serve il vostro aiuto per classificare con metodo e rigore assoluto la vera causa delle frustrazione al ristorante. E siccome Ferragosto, quando il rischio farsi andare di traverso il pasto aumenta a dismisura, è passato da poco, la nostra richiesta dovrebbe trovarvi entusiasti.

Schiocchiatori di dita

1. Schioccatori di dita.
Impossibile non iniziare da una categoria che può sembrare antica invece è sempre ben rappresentata e dura a morire. Coloro che fanno schioccare le dita per chiamare il cameriere, quasi che non meritasse di essere chiamato nemmeno con la sua qualifica, meritano una notte a base di colite e tribune politiche.

Variante altrettanto insopportabile: battere una posata sul bicchiere. E sì che basterebbe fare un cenno discreto con la mano nel momento in cui siamo a portata di sguardo.

Mangiare a bocca aperta

2. Masticatori di chewing gum a bocca aperta.
Vero, probabilmente non li vedrete da Cracco, ma esistono eccome. Attitudine sfrontata, modi casarecci, finta disinvoltura: il masticatore di gomme americane non va ghettizzato tanto per l’impatto estetico o per il pensiero di come abbinerà quel sapore di menta al suo piatto preferito (la tagliata con rucola e scaglie di parmigiano), ma per l’inaccettabile rumore che produce intento nella sua attività.

Molto meglio un bel rutto. Possibilmente sporadico.

Commensali sempre al telefono

3. Commensali che sfoderano il cellulare a tavola.
Da almeno un lustro è un classico, e non si fa che peggiorare. Il fatto che ci siamo assuefatti al condividere il nostro spazio sociale con gente che si dedica alla cura del proprio ego attraverso lo smartphone non rende questa pratica meno invasiva e spiacevole.

Occhio alla variante patetica di chi cerca su Google la Brossa per chiedere al cameriere se è esattamente quella della Valle D’Aosta.

Baciatori folli al ristorante

4. Espansivi cronici e invadenti.
Mettiamolo agli atti: sono burbera e scostante. Mi da fastidio perfino la coppietta sobria che si tiene per mano come a dirti “guarda come siamo dolci, complici e civili”, immaginate quelli che si infilano la lingua in bocca e gli prende il porno.

Insomma se mentre mangio quello dietro a me ha un’erezione io non mi sento serena e mi gonfio d’aria. Ordinate sta pizza e alzate i tacchi.

Bambini che piangono al ristorante

5. Bimbi petulanti e rumorosi.
Altro classico a cui abbiamo dedicato dozzine di post. Tra ristoratori che odiano i bambini, bambini che odiano i ristoranti e genitori che odiano clienti che odiano i bambini bisognerebbe trovare un equilibrio.

Se il tuo simpatico pargolo trova impossibile smettere di gridare la sigla di Peppa Pig o entrare in scivolata ai vicini di tavolo magari lasciarlo a casa sarebbe la soluzione migliore.

Ristoranti rumorosi

6. Persone che pensano di essere allo stadio.
Ora, se vado in trattoria e ordino 20 minuti di cacio e pepe non esigo un silenzio da Opera alla Scala, però non capisco perché devi gridare come se fosse in corso una gara e io debba diventare la tua biografa.

Quindi quando il cameriere ti propone il tavolo accanto a un gruppo di 6-8 uomini meglio fuggire a velocità inaudite.

Cameriere sgarbato

7. Camerieri accomodanti come un disco di Death Metal.
A Roma ne hanno fatto una tradizione anche un po’ stereotipata, per contrastare l’immagine del cameriere leccato e formale. Meglio comunque che andare in alcuni ristoranti in Veneto e anche in Piemonte dove ti trattano come se gli volessi far pagare le tasse.

Al netto delle variazioni regionali rimane il fatto che non esco la sera per essere trattata con sufficienza e arroganza da chi mi serve. O simulare una fellatio con il wurstel come si usava fare anni fa all’Antica Birreria Peroni.

Ne siamo consapevoli la casistica è infinita, quasi quanto l’assenza di pazienza nell’assistere a questo sfinente campionario umano.

Siete pronti a confessare le vostre debolezze al tavolo del ristorante o a scagliarvi violentemente contro il vostro peggior incubo a tavola?

[Fotocrediti | montanaroue, waiterstoday, lilsugar, the restaurant brokers, daily mail]