L’unico momento in cui ho ringraziato di avere uno smartphone accanto a me, seduta al ristorante, è stato quando mi hanno dato buca, e solo lui ha salvaguardato la mia dignità, dandomi l’aspetto di una donna d’affari seccata per il ritardo del suo ospite. Quando me ne sono andata, quasi si scusavano con me.
Ecco, ma non ho mai pensato di dovergli qualcosa. Perlopiù infatti la mia idiosincrasia con l’aggeggio ha provocato efferatissime liti con mio marito che invece si tuffa, ogni 30 secondi netti, a controllare Facebook, Whatsapp, mail e Istagram (e per-fortuna-che-non-ha-Twitter).
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Gli effetti collaterali di questo duplice (e inconciliabile) modo di vivere le nostre vite digitali sono stati un paio. Ogni tanto mi applico nel lancio del telefono (il suo) con rincorsa, il più delle volte, per non farci troppo male finanziariamente parlando, lo scaglio sui sedili posteriori dell’auto (provateci, è catartico).
Dal canto mio invece l’effetto è stato un ineluttabile quanto progressivo allontanamento dal telefono (il mio), così da essere praticamente irrintracciabile ventiquattr’ore su ventiquattro.
Sarà mica ora di applicare un’etichetta a questa deriva sociale che stiamo affrontando? Oppure dobbiamo continuare a fare in modo che, quando ci si trova intorno ad un tavolo, faccio prima a scriverti su Facebook di passarmi il sale che a usare le buone vecchie corde vocali?
Jason Gay del The Wall Street Journal ci ha provato, con un doppio decalogo semiserio. Lo abbiamo ripreso liberamente e adattato ai nostri usi e costumi. Ovunque siate, non vi resta che afferrare lo smartphone e condividere le regole su Facebook.
REGOLE GENERALI
— A nessuno è permesso di guardare lo smartphone durante la cena.
— Se qualcuno viene colto sul fatto, chi lo coglie può controllare il telefono per 1 minuto, se viene scoperto anche quello può controllare il suo telefono e così via, fino a un massimo di 200 commensali.
CAPITOLO 1: LE POSIZIONI
— Se tieni il telefono sul tavolo deve essere messo con lo schermo in giù e non deve mai essere toccato. Se un cameriere chiede di spostare il telefono per appoggiare il piatto si può guardare il telefono per 30 secondi.
— Ehi, ti vediamo tutti anche se cerchi di nascondere il telefono sotto al tavolo.
CAPITOLO 2: ESCURSIONI AL BAGNO
— Nessuno ha il permesso di portarsi il telefono al bagno. Se uno viene beccato a farlo, tutti gli altri commensali possono guardare il telefono fino a che quello al bagno non torna (non avrete mai visto tanta gente augurare una diarrea fulminante).
— Non si nascondono i telefoni in bagno (a meno che non apparteniate al clan dei Savastano).
CAPITOLO 3: BAMBINI E MATRIMONI
— Solo i genitori con bimbi piccoli a casa possono guardare il telefono, ma solo se i bimbi hanno meno di 9 anni e solo se la baby sitter è stata appena rilasciata dalla prigione.
— Se la baby sitter chiama e i suddetti genitori devono andarsene, questo dà diritto a tutti di guardare il telefono per 3 minuti.
— Le fotografie dei matrimoni o dei vostri bambini possono essere mostrate per non più di 3 minuti (onde evitare di provocare una crisi di narcolessia nel vostro interlocutore). Se non avete bambini o non siete stati di recente a un matrimonio, potete controllare il cellulare per un massimo di 90 secondi, per ricompensa.
CAPITOLO 4: LE EMAIL
— Se qualcuno dei commensali chiede: “Scusate, posso mandare un’email veloce?” tutti devono votare se dargli il permesso o no. In caso positivo tutti possono mandare una breve email.
— Se per caso scoprite che ha mandato proditoriamente ben 2 email, tutti (tranne il traditore) hanno il permesso di mandare 3 email a testa.
CAPITOLO 5: GOOGLE, FACEBOOK E AFFINI
— Se succede qualcosa di divertente su Facebook la si deve condividere con tutti i commensali, e ognuno di loro ha diritto a controllare Facebook per goderne anche lui.
— E’ considerato assolutamente fuori moda istagrammare tutti i piatti della cena (in Italia non siamo già arrivati a considerare che Istagram sia un giochino per vecchi nerd, ma adeguatevi comunque, ne saremo tutti sollevati).
— Se in qualsiasi momento della serata viene posto un interrogativo a cui nessuno sa rispondere, c’è il permesso di dare a uno dei commensali il compito di googlare.
— La persona che ha googlato ha il permesso di andare su Twitter, Facebook e email per 2 minuti.
— Se uno è proprio fanatico di sport, e quella sera c’è un incontro importante, ha il permesso di controllare ogni tanto il risultato parziale. Tutti gli altri, possono, per ricompensa, andare su un sito di gossip.
— Alla fine della cena hai il permesso di usare la tua app per chiamare Uber e farti dare un passaggio. E mentre spieghi a tutti gli altri cosa sia Uber, tutti gli altri hanno il permesso di fare una partita a Candy Crush.
CAPITOLO 6: A PRANZO
— Se tiri fuori lo smartphone al pranzo di Natale da mio suocero, lui ha il diritto di lanciarlo sulla strada e passarci sopra con la macchina.
— A pranzo durante la settimana hai il permesso di guardare il telefono tutte le volte che vuoi. Sei a pranzo e non gliene frega niente a nessuno se sei di compagnia o no.
[Foto Crediti: – Rami Niemi, parislemon, houstoniamag, no pants to work, babymagz, short loud]