Ormai è noto, in Italia il numero di persone che decidono di eliminare dalla propria dieta prodotti di origine animale è in continuo aumento, e con loro si amplia il numero di bambini che vengono cresciuti secondo le scelte alimentari dei genitori. Ma cosa succede quando scopri che tuo figlio (apparentemente vegano) mangia carne di nascosto?
“Vegan go glam” dice il New York Times e i numeri dimostrano che c’è spazio anche per Funny Vegan, la “prima rivista cartacea italiana dedicata al vegan life style”. A oggi in Italia sono 4.600.000 le persone che non mangiano né carne né pesce e il 3% della popolazione ha deciso di eliminare dalla dieta tutti i prodotti di origine animale.
Scelta etica o scelta dettata dalla moda quindi?
Il dubbio non dovrebbe neanche esistere, ovviamente, finché un ragazzino di 17 anni inizia a mangiare carne di nascosto mandando in fumo tutto il lavoro educativo fatto da genitori vegani che, sconvolti, chiedono aiuto in un forum online:
“… Abbiamo cresciuto nostro figlio secondo la dieta vegetariana e lui non si è mai lamentato. Ieri mi ha confessato che negli scorsi mesi ha mangiato più volte carne insieme agli amici e che non ha intenzione di smettere. […] Anche se non condivido la sua scelta, temo non ci sia nulla che io possa fare per convincerlo, voi avete consigli?”
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Adesso, parliamone.
E’ innegabile che la scelta di seguire una dieta vegana comporti sacrifici: non è facile dover dire ogni volta “per me senza questo né quello, grazie” e magari accontentarsi di un’insalata striminzita mentre gli altri divorano la costata.
Mettiamoci anche i continui tentativi delle persone che “condivido il tuo pensiero ma non potrei mai vivere senza carne, dovresti mangiarla anche tu”. Proprio ciò che è successo all’adolescente privato della possibilità di scegliere e che, in autonomia, ha preferito il gusto alla scelta etica dei genitori.
Il padre scrive:
“..Tra le motivazioni mi cita la catena alimentare e il fatto che sia normale il consumo di carne dato che possiamo digerirla. Odia gli allevamenti intensivi per come vengono trattati gli animali, ma una bistecca, di animale allevato bene, mangiata ogni tanto, lo fa stare a posto con la coscienza. Beh poi il motivo principale possiamo intuirlo tutti, la carne è buona e non possiamo negarlo. Mettendomi nei suoi panni, posso anche comprenderlo.”
Sarà la voglia di provare, sarà perché a 17 anni è ancora più difficile mantenere scelte alimentari etiche senza essere isolati o addirittura emarginati, sarà perché è un’età di scoperte e ribellioni, ma la confessione del figlio non sorprende più di tanto.
Difficile invece, mettendosi per un momento nei panni del padre, trovare le parole per essere convincente.
[Crediti | Link: New York Times, Repubblica, Facebook, Vegan Home]