La Festa a Vico è la Festa di Tutti, anche di quelli che non ci vengono e rivendicano quindi una cattiveria di genere (per capirsi: è anche la Festa di chi spera che Gennaro Esposito, l’organizzatore e chef de La Torre del Saracino di Vico Equense, sbagli pubblicamente la sua famosa minestra di pasta mista con crostacei e pesci di scoglio).
Sistemati i cattivoni, la leggera euforia vicana che ogni anno colpisce l’intera gastrosfera (chef, giornalisti, blogger, operatori, fotografi, gli immancabili appassionati) trasferita in blocco tra le mollezze della Costiera Sorrentina, fianco a fianco con i migliori chef, pizzaioli, produttori italiani (e non), conferma che potrebbe arrivarci addosso un meteorite ma niente al mondo interromperà il piacere del rito gourmet di primavera.
C’è solo un problema, e qui entrate in scena voi lettori di Dissapore.
Con quella che inizia domani e prosegue sino al 5 giugno fanno 10 edizioni di Festa a Vico, raccontarla senza procurarvi una letale botta di sonno inizia a essere un problema.
Ci dite su quali ingredienti dovremmo puntare per darvene conto e ottenere la vostra attenzione?
La potente parata di chef; i piatti che cucinano; le bellezze della Costiera, dagli scenari naturali a una materia prima benedetta; la snella cronaca delle feste nel centro di Vico Equense e al Bikini, delle cene, delle pizze in riva al mare con le squadre Blu e Rossa di Dissapore e Scatti di Gusto e il nostro sponsor pusher di farina Antimo Caputo?
A chi si fa venire l’idea migliore Dissapore regala una cena per due proprio al ristorante di Gennaro Esposito, pluristellato chef della Torre del Saracino. Dài, forza, ispirateci!