Di Identità Golose ad Expo 2015, col suo ristorante d’élite acchiappa stelle vi ho raccontato ieri. Dopo aver fatto cappotto (almeno in quanto a superstar della cucina), oggi facciamo il punto sugli 8 mila metri quadri di mangiatoia assegnati a Eataly del figliuol prodigo Oscar Farinetti per sfamare le masse in trasferta milanese.
I suoi 20 ristoranti regionali, che hanno dato scandalo per l’assegnazione creativa, ospiteranno 1500 coperti e anche un Nutella concept bar.
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Calo le braghe (in senso figurato, s’intende) davanti a cotanta piacioneria. Mai avremmo potuto concepire una trappola tanto banale quanto geniale per attrarre ogni categoria umana (me compresa, naturalmente). Alla faccia dell’olio di palma Farinetti, che, se non sbaglio, è candidato nell’opinione comune a diventare Il Male in persona. E anche alla faccia del “nutrire il pianeta” che ormai pare avere lo stesso significato delle poesie ripetute a memoria dai bambini delle elementari.
Ma, se c’è una cosa che abbiamo imparato, è che anche stavolta Farinetti non sta lasciando nulla al caso.
Per togliersi dalle spalle la nomea di “mercato dei ricchi” dove si comprano buoni prodotti sì, ma dove ci si lascia mezzo stipendio in due ore di spesa compulsiva, Eataly si trasforma in Italy is Eataly, ossia il “self-service del ceto medio”, dove si alternano chef conosciuti o meno, ma soprattutto dove (vista la formula senza servizio) pranzi e cene saranno accessibili ai nostri portafogli sollecitati dall’esposizione milanese che “arriva una volta nella vita”.
Insomma, se Identità Golose si aggiudica l’upper class (se non da 730, almeno da velleità gastronomiche), Eataly regala l’impressione di abbassare il tiro e trasformarsi nell’evoluzione della sagra. Quella che piace un po’ a tutti trasversalmente: alle signore con le chiome argentate molto radical-chic, ma anche alle famiglie giovani con passeggino da trial.
Oltre ai ristoranti regionali, ci saranno anche due spazi tematici dedicati alla pizza (con Rossopomodoro) e alla mitica piadina, ormai in odore di santificazione farinettiana (Fratelli Maioli).
E, per gradire ci saranno anche il corner Ferrari, che farà l’aperitivo tutte le sere alle 19,02 (ricordando subliminalmente l’anno di fondazione 1902, geni maledetti) e il già “tutto esaurito” Nutella concept bar.
Ma non lasciatevi ingannare: va bene la Nutella, va bene essere pop, ma ci vuole anche una strizzata d’occhio agli estimatori da Guida Rossa. Farinetti, a spot, butterà in menu qualche chef stellato di razza, spesso parte della sua scuderia durante l’anno. Il top di gamma è, senza dubbio, Niko Romito, ma anche un pranzo con Viviana Varese non è così male.
Vi è venuta voglia? State pensando di portarvi il cuscino per rendere più comode le panche? Non esageriamo, ho detto Eataly, non festa campestre.
Adesso fatevi un’idea e state attenti alla geopolitica, che in base a quella potete immaginare cosa si mangerà.
MAGGIO
- Duvert (Piemonte e Valle d’Aosta)
- O Magazin (Liguria)
- Alice (Lombardia)
- Trattoria al Pompiere (Veneto)
- Altran (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Osteria in Scandiano (Emilia Romagna)
- Da Burde (Toscana)
- Ristorante Symposium 4 Stagioni (Marche e Umbria)
- Borgo Spoltino (Abruzzo e Molise)
- Osteria San Cesario (Lazio)
- Al Convento (Campania)
- Peppe Zullo (Puglia)
- Zenzero (Calabria e Basilicata)
- Letizia Nuxis (Sicilia e Sardegna)
GIUGNO
- Albergo Nazionale (Piemonte e Valle d’Aosta)
- U Giancu (Liguria)
- Trattoria Il Gabbiano (Lombardia)
- Eccellentissimo (Veneto)
- Trattoria Risorta (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Osteria La Campanara (Emilia Romagna)
- Il Magazzino (Toscana)
- Caserma Guelfa (Marche e Umbria)
- Locanda Manthonè (Abruzzo e Molise)
- Enoteca San Patrick (Lazio)
- Perbacco (Campania)
- Le Antiche Sere (Puglia)
- Ristorante Abruzzino (Calabria e Basilicata)
- L’Ottava Nota (Sicilia e Sardegna)
LUGLIO
- I Birichin (Piemonte e Valle d’Aosta)
- Trattoria del Mosto (Liguria)
- Vent e Acqua (Lombardia)
- Da Doro (Veneto)
- Locanda delle Tre Chiavi (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Da Amerigo (Emilia Romagna)
- Il Mercato Centrale (Toscana)
- Ristorante Piermarini (Marche e Umbria)
- Locanda Mammi (Abruzzo e Molise)
- L’Arcangelo (Lazio)
- Fenesta Verde (Campania)
- Ristorante La Bul (Puglia)
- Le Fate dei Fiori (Calabria e Basilicata)
- Caravan Serraglio (Sicilia e Sardegna)
AGOSTO
- Fra Fiusch (Piemonte e Valle d’Aosta)
- Officine del Gusto (Liguria)
- Trattoria Visconti (Lombardia)
- Locanda Aurilia (Veneto)
- Forst (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Quarto Piano (Emilia Romagna)
- Ristorante Aragosta (Toscana)
- Osteria Marchigiana (Marche e Umbria)
- Bollicine (Abruzzo e Molise)
- Agriturismo La Polledrara (Lazio)
- Angiolina (Campania)
- Tenuta Moreno (Puglia)
- Dal Professore (Calabria e Basilicata)
- Fattoria delle Torri (Sicilia e Sardegna)
SETTEMBRE
- Ristorante il Moro (Piemonte e Valle d’Aosta)
- La Molinella (Liguria)
- Ristorante Collina (Lombardia)
- Pironeto Mosca (Veneto)
- Tavernetta All’Androna (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Osteria Lasangiovesa (Emilia Romagna)
- Garibaldi Innamorato (Toscana)
- Trippini (Marche e Umbria)
- Osteria dentro le Mura (Abruzzo e Molise)
- Cacciani (Lazio)
- Pan e coccosa (Campania)
- Botteghe Antiche (Puglia)
- Osteria Porto del Vaglio (Calabria e Basilicata)
- S’Apposentu di Casa Puddu (Sicilia e Sardegna)
OTTOBRE
- Da Marisa al Castello (Piemonte e Valle d’Aosta)
- Zena Zuena (Liguria)
- Agriturismo La Costa (Lombardia)
- Al Bersagliere (Veneto)
- Da Alvise (Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige)
- Le Ghiaine (Emilia Romagna)
- Mangiando Mangiando (Toscana)
- Damiani e Rossi (Marche e Umbria)
- Spazio Niko Romito (Abruzzo e Molise)
- Oste della Bon’Ora (Lazio)
- La Torre One Fire (Campania)
- Agriturismo Lemi (Puglia)
- Albergo della Civetta (Calabria e Basilicata)
- Ispinigoli (Sicilia e Sardegna)
Va bene, ci sono tutti, persino il Molise.
Dopo tutta questa par condicio geografica mi lascia perplessa la scelta di alternare Sardegna e Sicilia. Da sola la Sicilia meriterebbe, almeno in eccellenze di prodotti (non contiamo in cucina e ricette) un ristorante dedicato, per tutti i 3 pasti principali dei 6 mesi di Expo.
De gustibus (mi rendo conto che da donna del Nord subisco un certo fascino cieco per piatti come la pasta con i tenerumi o per quelle melanzane che sembrano fatte di carne).
Se la capitale è piena di finte trattorie che sono trappole per turisti, mi viene quasi da pensare che ai visitatori stranieri di Expo con il tarlo di mangiare all’italiana, qui non andrà nemmeno così male.
E a noi esigenti autoctoni?
[Crediti | Link: Dissapore, Corriere, immagini: Corriere della Sera, Scatti di Gusto, MlMagazine]