La frase che ho sentito più spesso nell’ultima settimana, dopo “è arrivata la primavera”, è stata “ho già preso i biglietti per Expo 2015“. Sento dell’hype, non posso negarlo, sarà la deriva renziana del buon umore, sarà la voglia pazza e sfrenata di poter criticare da più vicino, ma di recente l’italiano non sta più nella pelle: per un motivo e per l’altro ha voglia di confrontarsi con la vetrina milanese della quale si parla e si riparla da anni, ormai. [related_posts]
Se Expo2015 rappresenta l’occasione di tutto un mondo gastronomico a portata di mano, con gli altri continenti che cercano spazio a casa nostra per farsi conoscere, anche il padiglione Italia ha i suoi spunti d’interesse. Di Identità Expo, appendice tematica e contestualizzata di Identità Golose, abbiamo già detto presentando il ricco calendario dei primi tre mesi di esposizione.
Ma tutto questo friccicore intorno a cosa fare, dove andare, cosa vedere ad Expo mi spinge a tornare sull’argomento.
E per evitare che gli amici pronti ai nastri di partenza per una maratona di cene stellate mi chiedano altre informazioni (a me?), ho interpellato Mister Identità Golose, Paolo Marchi.
Il calendario delle cene e dei nomi degli chef si ferma a luglio. Cosa succederà da agosto in poi?
Quello che facevamo prima. I temi non cambieranno, i protagonisti sì, un po’ come il pubblico che ogni giorno sarà diverso da quello del giorno prima e da quello del giorno dopo.
Impossibile per noi prescindere da Carlo Cracco, a ottobre, stesso mese di Gennaro Esposito o dalla pasta ogni venerdì in un viaggio su e giù per l’Italia.
Potendo consigliare tre cene, quali sarebbero secondo te “imperdibili”?
Il 4 mani tra Rodrigo Oliveira del Mocotò a San Paolo e Cesare Battisti del milanese Ratanà domenica 12 luglio; il menù di Anthony Genovese, il cui talento è poco conosciuto sulla piazza meneghina, troppo schivo di carattere per i tempi di oggi, e quello del russo Vladimir Mukhin.
Dopo aver scritto il post che presentava il programma, qualcuno addirittura ha scritto a me per sapere come si prenotano pranzi e cene d’autore. Diciamo con precisione la modalità di prenotazione?
Presto avremo un numero di telefono attivo, nel frattempo per prenotare è possibile mandare una mail all’indirizzo marta.vigano@magentabureau.it
Mangiare un menu pluristellato a 70 euro è una occasione che non capita sempre, direi: si può garantire che, a parte trovarsi in un posto diverso dai loro ristoranti, gli chef presentino al meglio il loro consueto servizio a questo prezzo?
Sono dei fior di professionisti e sanno essere sempre al top, modulandosi al meglio di situazione in situazione. Ricordo lo stupore misto a profondo piacere di chi, sette otto anni fa a Parigi per Maison et Objet, seguì nel nostro spazio Massimo Bottura assaggiando quasi in anteprima la Compressione di pasta e fagioli.
La morale: Maradona era Maradona anche quando palleggiava con una arancia.”
Perchè un italiano dovrebbe scegliere di mangiare cucina italiana durante Expo? (Sì, è vero che ci sono anche i nomi stranieri, ma la maggioranza sono italiani)
Perché pochi sono stati nei locali di questo o quel cuoco e ne avranno l’opportunità.”
Come è stato stilato il programma? Insomma, come avete scelto gli chef?
Abbiamo tenuto conto di dieci anni di Identità, pensato a cosa potrebbe interessare di più a un pubblico che sarà un caleidoscopio in un evento lungo 6 mesi, una durata che non ha riscontri. E non è stato facile perché la qualità è diffusissima in Italia e per uno che inviti, ve ne sono dieci che purtroppo non possono trovare spazio.
Quando giustamente ammiriamo il boom della cucina nordica, dovremmo ricordarci che la Danimarca vanta 18 insegne stellate (e nessun tre stelle) contro le 325 del nostro Paese. Per quanto mi stia dando da fare, le rinunce saranno inevitabili.
In Italia hai così tanti talenti che potresti costruire tre o quattro squadre in grado di vincere la Champions. Senza scordarci che per natura un italiano si considera il migliore ed è sempre difficile ricordargli che, purtroppo o per fortuna, non siamo uguali e qualcuno è un po’ più bravo.”
Infine, alle 70 (o 90) euro per le cene di Identità Expo, sappiate di dover aggiungere anche il biglietto di ingresso, che potete scegliere se acquistare con data fissa, aperto, per l’intera giornata, solo serale, in carnet da tre giorni oppure da due giorni consecutivi.
Il consiglio è di aprire l’agenda e iniziare a pianificare. Insomma, il Bottura nazionale cucinerà tra sole due settimane! Tutti a preparare l’Excel del nostro futuro ingrasso, avanti!
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: Maria Greco Naccarato, Icon Panorama, Settembrini, Twitter]