L’abbiamo vista domenica che di bianco vestita si è presentata dinnanzi al suo popolo per festeggiare sessant’anni di trono. 85 portati meravigliosamente, mise dai pantoni stravaganti, guanti per tutte le uscite e tutte le stagioni, una collezione mai vista di copricapo e un regime alimentare che, seppure un tantino stravagante, le dà ragione.
La dieta di Sua Maestà, rivelata al Times dall’ex cuoco di Buckingham Palace Darren McGrady, ci racconta vizi e virtù del menù reale e come c’era da immaginarsi, un caratterino niente male.
4 pasti al giorno per la Regina, che di certo non ama le diete, senza dubbio non è mattiniera, giammai è vegetariana.
Colazione alle ore 9, mezz’ora dopo suo marito. Comincia con cornflakes e latte (Special K i preferiti), albicocche, prugne o noci e, solo quando è nella sua tenuta in Scozia, fragoline di bosco. Quando vuol trasgredire, lo fa con un uovo sodo o un toast con la marmellata accompagnati da tè Darjeeling.
Pranzo alle ore 13, dove viene servito a Sua Maestà del pesce grigliato accompagnato da due tipi di verdure. Di rado si concede le patate.
Arriva poi la famigerata ora del tè, una sorta di party pomeridiano dove insieme al tè appunto, viene servito ogni ben di dio: torte (allo zenzero e ai biscotti di cioccolato le sue preferite), scones e tramezzini. Sembra che quello al cetriolo sia al top della sua lista. Felici anche i cani che pare possano gustare gli scones che Sua Altezza spezzetta sul tappeto per loro.
Prima di cena racconta McGrady “normalmente beveva gin e Dubonnet, una parte di gin e due di Dubonnet. Se era da sola, a tavola beveva solo acqua. La cena spesso consisteva in selvaggina, fagiano da Sandringham o cervo o salmone da Balmoral.” E bando allo spreco: “una volta mandò indietro un mezzo limone in cucina dicendo – probabilmente potete riutilizzarlo – perché un cuoco aveva pensato di fare una piccola decorazione che la Regina considerava uno spreco, in quanto le serviva soltanto un piccolo spicchio per il suo salmone affumicato.”
Concludiamo con il vizio dichiarato per il cioccolato, l’odio risaputo per l’aglio e altre indiscrezioni tipo che non ama la cucina vegetariana, quella orientale e neanche quella mediterranea. Banditi gli spaghetti, il piccante e i frutti di mare, tollerate solo le ostriche normanne.
Dopo le dichiarazioni dell’ex cuoco le domande sono:
1. Ma che davvero tutte le sere si mangia i fagiani di non so dove, il cervo e il salmone?
2. In secondo luogo: riesce a sopportare una fetta di torta e due tramezzini ogni pomeriggio?
3. E i suoi cani sono ancora vivi dopo tutti gli scones sbriciolati che si sono aspirati dal tappeto?
Ma le domande durano poco e subito sono sopraffatta dal desiderio di essere per un giorno la Regina Elisabetta.
— Mi sveglierei anche io alle 9, forse farei colazione con mio marito.
— Mi vestirei con uno dei suoi abitini color pesca bianca delle serre di Windsor.
— Uscirei e dalla mia imbarcazione reale navigando il Tamigi, saluterei con la mano i sudditi con quel grazioso e reale ciao. Per almeno 30 minuti.
— Poi mi farei riempire 50 valige (nel suo ultimo viaggio in Italia il numero era esattamente questo), le sue sono di pelle marchiate in giallo dal sigillo “The Queen”, così tanto per non confondersi.
— Godrei a pieno delle torte dell’afternoon tea e metterei in borsa gli scones, portandomeli a casa, che si sa che ai cani i dolci fanno male!
— Andrei in Scozia, mangerei le fragoline di bosco e tornerei indietro, in tempo per il gin delle 19:30. A seguire selvaggina e vino (mai più di tre bicchieri, dicono. E meno male!).
— Infine tanto per non lasciare nulla di intentato indosserei dei jeans, che pare non abbia mai infilato in vita sua e uscirei nel cortile di Buckingham Palace per farmi vedere dal popolo.
Poi uno dice: ci sarà un motivo per cui lei è la meravigliosa Regina Elisabetta e tu no?
Che dio salvi i cani della regina dal diabete!
[Crediti | Link: Lettera 43, Immagine: Telegraph]