Perché non prendersi un’ora di tempo per cucinare qualcosa nel weekend? Niente di complesso, non è necessario cadere nella pentola (nel senso di passare ore ai fornelli). E perché non usare Dissapore per collaborare, darsi una mano, condividere ansie, dosi e soddisfazioni? Le preparazioni troppo lunghe mi fanno passare la poesia. Professo una cucina quick & easy, ma per davvero, rispettosa delle stagioni, che lascia spazio al guizzo creativo, alle variazioni sul tema, sempre senza stress.
In questo quadro rientra la ricetta del weekend. Abbiamo una vita fuori dalle nostre cucine, giusto? Ecco, allora, cuciniamo insieme senza cambiare i programmi del fine settimana. Io suggerisco: Vellutata di zucca.
Cosa serve:
UNA ZUCCA (ma va’? Sennò che vellutata di zucca era) di 1 kg circa. Tra le tante varietà di zucca io ho scelto la Delica, perché credo sia la più adatta, per consistenza e colore gaio della polpa. Cavolo, sembro un’esperta.
DUE PATATE piccole.
UN MAZZETTO DI CIPOLLOTTI. Tra una banale cipolla e uno scalogno io scelgo i cipollotti che sono sbarazzini, poco invadenti, ma comunque sanno dire la loro.
Otto dl. DI BRODO. Brodo di carne, ad avercelo; brodo vegetale: assolve egregiamente; brodo di dado, di tetrapak, di gelatina e cugini: giammai.
OLIO EVO, SALE E PEPE DI MACINA q.b. (Ommioddio non potete capire l’emozione di scrivere q.b.)
Se c’è tutto possiamo partire, timer alla mano, questi sono i passaggi:
10 minuti per lavare i cipollotti, pelare le patate e pulire la zucca, armata di un buon coltello perché la ragazza è recalcitrante al taglio.
8 minuti per ridurre tutte le suddette verdure ad una dadolata, senza farsi prendere da manie di perfezionismo ‘che tanto poi si frulla tutto.
3 minuti: metto tutto in una pentola, aggiungo olio evo q.b. (l’ho detto ancora: q.b.!) e faccio rosolare brevemente. Poi aggiungo il brodo. Ecco adesso devono passare circa 20-25 minuti per la cottura e io mi posso dedicare ad altro, tipo leggere tutti i post che ho in arretrato nonché le notizie flash di Dissapore. Giusto per fare un esempio eh.
1 minuto: il minipimer è mio amico. Lo infilo nella pentola, aziono il pulsante turbo e in pochi secondi trasformo un brodo con pezzi di verdura in un’aristocratica velouté. Regolo di sale, spolvero con abbondante pepe, un trito di rosmarino fresco ci sta proprio bene e un giro d’olio mi pare d’obbligo. Pronta.
Troppo semplice? Allora ecco le varianti:
[SLURP] con gorgonzola e crostini fritti.
[GOURMET] con amaretti.
[SPEZIATA] con curcuma, zenzero fresco e cardamomo.
[FASHION] con un trito di pistacchi di Bronte.
[JAPANESE STYLE] con brodo dashi, miso e fiori secchi di shiso, accompagnata dai sembei.
[ENERGETICA] con orzo e tanto Parmigiano.
[VITAMINICA] con le carote.
[MARE D’INVERNO] con i gamberi.
[AUTUNNALE ESTREMA] con porcini o finferli, ancora meglio.
[ETNICA] con riso venere e tamari.
[REGIONALE] con Taleggio.
Potrei continuare ma lascio a voi la parola. Se vi ho convinto a fare la vellutata di zucca nel weekend, mi dite come la preparate? Seguite i miei suggerimenti? Le dosi vanno bene? Scegliete una tra le varianti dell’elenco? Oppure siete fondamentalisti della zucca e non vi spostate di un palmo dalla vostra ricetta? Insomma dite, chiedete, cucinate, commentate. Okay persino fotografare il risultato e postarlo nei commenti.