Buongiorno! Sono le 8.03: doccia, caffé, uova strapazzate su fetta di pane tostato, un libro vecchio, molto vecchio sul tavolo e un’idea che mi frulla in zucca. Pumpkin pie? (torta di zucca). Come al solito la mia proposta è: prendiamoci un’ora di tempo nel weekend, usiamo Dissapore per collaborare, condividere ansie, dosi e soddisfazioni. Ci state?
Il libro è un reperto archeologico datato 1962; si tratta di una raccolta di ricette delle “canadian lutheran ladies” che mi ha regalato soddisfazioni non da poco, come, per esempio, questa crostata alla crema di zucca, dolce tipico preparato negli Usa in occasione del Ringraziamento.
Ingredienti: vi avviso che qui si viaggia a tazze, unità di misura culinaria che rappresenta circa 250 ml.
500 gr di pasta frolla. Credo che le donne luterane avessero la tendenza a semplificarsi la vita e secondo me compravano la frolla anche negli anni ’60. Io, ovvio, l’ho preparata secondo la ricetta che, dopo varie prove, mi sembra essere la migliore per le crostate.
250 gr di farina 0
140 gr di burro freddissimo
100 gr di zucchero a velo
2 tuorli
pizzico di sale
3 tazze di zucca cotta. Nel libro si parla di “3 cups canned or cooked pumpkin”. Canned, capito? In scatola! Mah. Io naturalmente scelgo “cooked” e vi posso dire che 3 tazze di zucca cotta a vapore e frullata corrispondono a circa 500 gr di zucca cruda pulita.
½ tazza di zucchero di canna
2 uova intere
2/3 di tazza di “cream”, quindi panna fresca
2 cucchiaini di mix di spezie per pumpkin pie. Problema: in Italia non si trova. Avete due possibilità: o un parente americano è tanto gentile da spedirvene un barattolo, oppure vi fidate di ciò che mi ricordo di aver letto in uno di quei barattoli e preparate da voi le spezie mescolando cannella, zenzero in polvere, noce moscata e pepe garofanato, dosi a piacere.
Sono le 9.30: ho già cotto la zucca a vapore e mentre aspetto che si raffreddi impasto la frolla, la avvolgo nella pellicola e la metto in frigo a riposare. Devo essere rapida perchè la pasta frolla si “brucia”se la uso come anti-stress.
Ore 9.45: verso tutti gli ingredienti per il ripieno in una ciotola, compresa polpa di zucca che ora è morbida e facilmente riducibile in crema, e frullo fino ad ottenere un composto liscio.
Ore 9.50: la frolla ha riposato un po’ ed inizio a spianarla col mattarello. Più si aspetta e meglio è, anzi, si potrebbe anche preparare il giorno prima. Imburro e infarino uno stampo per crostate, lo rivesto con la pasta e verso dentro la crema di zucca.
Ore 10.02: la cottura di un dolce è sempre un terno al lotto, devo ancora trovare un libro con indicazioni affidabili e credo che ciò sia dovuto al fatto che troppe sono le variabili. Io ho fatto così: ho infornato a 180°C (il libro dice 350°F), forno già caldo, ripiano basso, per i primi 10 minuti; ho abbassato la temperatura a 160° e dopo altri 26 minuti la torta era perfetta, crosta dorata e ripieno sodo. L’ho lasciata riposare 10 minuti nel forno spento prima di tirarla fuori.
Vogliamo strafare? Strafacciamo. Cosa ne pensate di qualche fettina sottile di zucca spolverata di zucchero di canna e passata sotto al grill come decorazione? In alternativa qualche geriglio di noce per aggiungere il fattore “crunch” o anche dei semi di zucca tostati e sgusciati. Perché voi mica li buttate i semi della zucca, vero?
Vi interessa sapere quanto costa questa meraviglia per 8 persone? Ecco qui il mio conto della spesa:
250 gr di farina 0 biologica: 60 cent
140 gr di burro: 1.20 euro
100 gr di zucchero bianco: 10 cent
4 uova bio: 1.40 euro
½ zucca al mercato: 90 cent
100 gr di zucchero di canna: 30 cent
150 ml di panna fresca: 90 cent
Totale: 5.40 euro.
Una fetta: meno di 70 cent.
Chissà se qualche italo-americano leggerà questa ricetta. Chissà se vi ho invogliato a provarla.
Dai! Raccontate, suggerite, raccomandate, mettete le mani in pasta, commentate, fotografate e postate. A venerdì prossimo.