Nonostante il senso di colpa di quella che la sera prima ha ripassato scrupolosamente le cose da fare di buon’ora, mando al diavolo la sveglia che suona fastidiosa. Buongiorno sabato! Siccome sono una ragazza in gamba, dopo assonnate trattative con me stessa, decido di mantenere almeno uno tra i seguenti buoni propositi, indovinate quale:
— sessione frugale di addominali
— corsetta
— piscina
— colazione a base di pancakes che si allunga fino al pranzo e diventa brunch,
Esatto, l’ultimo.
Ecco cosa serve:
— 2 tazze di farina: la cup è l’unità di misura delle ricette anglosassoni. Corrisponde a 250 ml che, nel caso della farina, equivalgono a circa 280 gr.
— 2 cucch. di zucchero (30 gr.).
— 1 cucch.no di lievito per dolci. Io uso un mix di cremor tartaro e bicarbonato.
— 1 pizzico di sale.
— 2 tazze di buttermilk: ottengo la mia versione mescolando due tazze di latte (450 gr) con un cucchiaio di succo di limone, lasciando che si rapprenda per un po’.
— 3 cucch. di burro fuso fatto raffreddare (50 gr).
— 1 uovo grande.
— sciroppo d’acero per completare. Anche miele di castagno se non lo trovate.
Ore 10.45: carico la moka e faccio il caffè: con la ricetta non c’entra nulla, ma è operazione indispensabile per superare l’indecisione e lo struggimento femminile (leggi: mettere in circolo i neuroni).
Ore 10.50: prendo due ciotole, nella prima mescolo tutti gli ingredienti secchi, nell’altra verso il latte addizionato con il limone, l’uovo, il burro fuso e inizio a sbattere con una frusta a mano.
Ore 10.57: verso gli ingredienti secchi nel latte gradualmente e sempre girando con la frusta, finché ottengo una pastella liscia come il velluto e profumata di latte e burro.
Ore 11.06: i neuroni sono ufficialmente usciti dal letargo. Con un pezzetto di burro ungo leggermente il fondo della padella e quando sfrigola ci verso dentro il primo mestolo di pastella. La vedo dorarsi e lievitare. Dopo due minuti la giro, ancora un minuto e mezzo e il primo pancake è pronto.
Ore 11.10: proseguo fino ad esaurire la pastella. Al terzo pancake, con rapido movimento del polso, azzardo il salto della frittella, la sua riuscita fa di me la donna bionica. Il mio motto è: il salto del pancake non te lo regala nessuno, vattelo a prendere insieme all’autostima.
0re 11.33: con queste dosi sono venuti 8 grossi pancakes che ho impilato in un piatto e irrorato abbondantemente con sciroppo d’acero.
Stretching, corsa e piscina possono attendere, i pancakes no: vanno mangiati subito, ancora caldi e soffici. Non di soli addominali a tartaruga vive la donna bionica.
Il conto della spesa:
— 280 gr di farina 00: 36 cent.
— 30 gr di zucchero: 3 cent.
— Mezzo litro di latte fresco intero: 50 cent.
— 50 gr di burro: 45 cent.
— 1 uovo: 35 cent.
Totale per 8 pancakes: 1,69 euro.
Va aggiunto il costo dello sciroppo d’acero: una boccetta da 250 ml può variare da 8 a 17 euro, a seconda del tipo, della marca, del negozio.
Avete mai preparato i pancakes? Mai capitato di iniziare il weekend con un brunch fatto da voi?
[Crediti | Immagini: Marco Banderne]