Che Carlo Cracco stia per aprire un ristorante low cost a Milano ormai lo sanno anche le pietre. Saranno sempre 40 euro a cranio, ma è dura nascondere la curiosità per la cucina non stellata del più celebre tra i nostri aristochef, specie se l’attesa è puntellata, come per i grandi blockbuster americani, dalle prime foto degli interni.
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Repubblica Milano è entrata nel locale dal nome più vertiginosamente bislacco dell’ultimo evo, e pure quello precedente (“è ironico” ha spiegato Cracco, “allude alla coppia reale inglese, ma resta coi piedi per terra, in segheria”), così ora possiamo farlo anche noi. Volete mica restare fuori?
Il locale si trova in via Meda 42, zona Navigli, dove una volta c’era davvero un’ex segheria. La proprietaria dello spazio è Tanja Solci, appassionata di allestimenti, che ha deciso di lasciare le pareti scrostate, il tetto di legno e le travi a vista, ricercando l’effetto post-industriale che che fa tanto milanese.
In contrasto volutamente accentuato con l’ambiente ci saranno lampadari, sedie di disegn e stoviglie d’epoca – come definirle – alquanto impegnative.
Ecco in dettaglio cosa intendevamo per stoviglie “alquanto impegnative”. Per quanto indubbiamente belle.
Il lungo tavolo sociale da 60 posti, altro deja vu dei locali di tendenza più recenti anche se mai di queste dimensioni, domina le sale disadorne. Preparatevi a mangiare gomito a gomito con il vicino, simpatico o meno che sia.
Il locale sarà gestito dal cognato Nicola Fanti, fratello della moglie Rosa. Non esattamente un pivellino, essendo da anni stimato titolare dell’osteria Da Oreste nel riminese.
In cucina ci saranno invece Emanuele Pollini e Simone Gobbi. Al bar Filippo Sisti e in sala Giorgio Guglielmo. Uno staff effettivamente molto giovane, come Cracco ci aveva preannunciato in un’intervista.
Come già detto, si spenderanno al massimo 40 euro. Così godendo di una cucina che Cracco aveva definito “meno cerebrale, con molti spunti, una mentalità giovane e fresca”.
Hey Cracco, dico a te, sono già aperte le prenotazioni?
[Crediti | Link: Dissapore, Repubblica Milano | Immagini: Repubblica Milano]