Expo 2015, questo sconosciuto. Diciamo la verità: mancano pochi mesi all’apertura dell’esposizione mondiale milanese e molti si stanno ancora chiedendo che cosa sia Expo 2015, non solo per mancanza d’informazione ma soprattutto per mancanza di una comunicazione chiara e limpida su quello che dovrebbe essere l’evento dell’anno – non solo gastronomico – ma che a oggi è un punto di domanda.
[related_posts]
Expo 2015 sarà l’esposizione universale più grande mai creata sul cibo: non solo una vetrina sulle tendenze del momento ma soprattutto un punto d’incontro fra cultura e tecnologia per garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per sostenere le popolazioni senza affamare il Pianeta delle sue risorse. Almeno crediamoci.
Appurato ciò, cerchiamo di mettere un po’ di ordine nel disordine che regna incontrastato, problemi di appalti a parte.
L’area espositiva di Expo 2015 può essere concettualmente divisa in due sezioni: cluster e aree tematiche.
CLUSTER
Cluster cacao
Cluster caffè
Cluster cereali e tuberi
Cluster frutta e legumi
Cluster riso
I “cluster” (che potremmo definire raggruppamenti) sono la novità principale dell’esposizione: invece di dividere le aree in padiglioni geografici corrispondenti ai Paesi, l’organizzazione ha deciso di creare dei fil rouge gastronomici, dei temi, all’interno dei quali sviluppare la storia e l’evoluzione culturale di materie prime come caffè, spezie, cereali, tuberi, frutta, legumi e molti altri.
I Cluster saranno conditi da interventi fotografici prestigiosi, cui partecipano ad esempio molte personalità importanti, come l’agenzia Magnum o l’italiana Contrasto. I cluster si svilupperanno seguendo identità tematiche e filiere alimentari, per far comprendere i legami con i territori ma anche lo sviluppo tecnologico nelle lavorazione delle materie prime.
AREE TEMATICHE
Aree tematicche: Padiglione zero
Aree tematiche: Future food district
Aree tematiche: Parco della biodiversità
Aree tematiche: Arts & Foods
Ai Cluster si affiancano le Aree Tematiche, ampi spazi fisici che mirano a dare un’interpretazione sfaccettata del motto dell’Expo 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
Si tratta di aree che vivono della commistione culturale-scientifica: raccontano la storia del cibo, gli sviluppi della gastronomia del futuro, l’evoluzione della nutrizione vista dal punto di vista artistico, le bio-diversità, offrendo anche zone di intrattenimento per i più piccoli.
A Cluster e Aree Tematiche si aggiungono altri spazi espositivi di varia natura, nati soprattutto allo scopo di accogliere i 20 milioni di visitatori previsti, per offrire loro spazi di riflessione ma anche di sfogo godereccio, nella migliore tradizione dello street food.
STREET FOOD
Expo 2015 – Street Food
L’Expo 2015 sarà infatti un’enorme occasione di valorizzare il cibo da strada: non dimentichiamoci che l’esposizione universale milanese può essere considerata un’estesa manifestazione di street food grande quanto una piccola città.
Le previsioni in questo senso sono alle stelle, con 26 milioni di pasti serviti previsti, partendo dalle tipicità milanesi, come i mondeghili (le polpette di meneghine), 32 diverse postazioni da strada, chioschi e degustazioni etniche, percorsi gastronomici e filiere gourmet, ma anche cene stellate e ristoranti sempre aperti coadiuvati da imponenti catering.
Le previsioni sono (g)astronomiche: il volume di cibi e bevande sarà di circa 50 mila tonnellate, per un giro d’affari di 320 milioni di euro, divisi per 125 tonnellate di cibo al giorno e 370 di bevande per i giorni di punta, dove sono previsti picchi di 150 mila visitatori.
Previo smaltimento, figuriamoci se con queste cifre non ci sarà abbastanza disponibilità per il solito magna magna (in tutti i sensi possibili inimmaginabili).
REFETTORIO AMBROSIANO
A proposito di smaltimento e riciclo degli avanzi, in uno spazio ricavato dal Teatro Greco, nel quartiere omonimo alla periferia di Milano, sarà allestito il Refettorio Ambrosiano, mensa per i poveri da 96 posti gestita dalla Caritas insieme a Massimo Bottura.
Lo chef dell’Osteria Francescana di Modena sta coinvolgendo un nutrito gruppo di colleghi italiani e stranieri che si daranno il cambio in cucina per tutto il mese di maggio 2015. Gli appuntamenti a quattro mani metteranno insieme Moreno Cedroni e Mauro Uliassi, Davide Scabin e Enrico Crippa, Davide Oldani e Andrea Berton. Tra gli stranieri prevista la presenza di Rene Redzepi, Alain Ducasse e Mario Batali.
A servizio della solidarietà anche 13 grandi firme del design italiano, da Antonio Citterio a Piero Lissoni.
EXPO GATE: FESTA PER L’INAUGURAZIONE
Per chi vuole partire alla grande, non poteva mancare la festa d’inaugurazione: all’Expo Gate si terrà la grande festa d’apertura della manifestazione, con tanto di street food stellato ad opera di Andrea Berton, Carlo Cracco, Davide Oldani, che realizzeranno “Risata colorata, un piatto a sei mani”.
I tre chef si cimenteranno in una reinterpretazione multietnica dell’immortale risotto alla milanese (astenersi tradizionalisti duri e puri) distribuito in un’edizione speciale di duemila porzioni al prezzo minimo di 5 euro.
Può essere l’occasione per iniziare alla grande mettendo le mani su un pezzo da collezione non da poco, tenerlo in isolamento e venderlo magari su eBay dopo qualche ano, sperando che nel frattempo non ammuffisca.
[Crediti | Expo 2015, Professione Architetto, Dissapore]