Abbiamo moltissime belle abitudini; ma legate a cose, per noi, da incubo, esempio: latte condensato spremuto dal barattolo nello stesso cucchiaio della Nutella. Perché le mangiamo quando non c’è nessuno intorno, ci manca la faccia tosta per farlo in pubblico cento volte su cento. Chi oserebbe farsi avanti in un raffinato consesso foodie succhiando avidamente dal tubetto la pasta di acciughe? Neanche morti.
Poi c’è chi si allea con gli avi e cucina vecchie ricette di famiglia in una pentola ereditata dalla zia. Perché mangiare da soli può essere un’opportunità sentimentale. “Da piccolo rubavo i ravioli crudi dalla spianatoia della nonna e li cuocevo sulla ghisa della stufa a legna”, ricodava qualcuno l’ultima volta che abbiamo parlato delle cose che fate col cibo quando nessununo vi vede. Oppure si opta per piatti legati alla nostra zona di provenienza.
Settimana scorsa Serious Eats ha fatto ai suoi lettori una domanda analoga: cosa mangiate quando pensate che nessuno vi veda? A confessarsi hanno iniziato loro, i redattori del sito americano. Resti di cereali per compensare il super lavoro, chips, snack terrificanti, il latte condensato meglio “reputato” (?) d’America, una versione della maionese pronta in due minuti chiamata aïoli, caramelle, cinese da asporto, capperi ingeriti direttamente dal barattolo. Un campionario eccentrico completato dai commenti dei lettori.
La cultura dominante tende a considerare il junk food cibo di serie B. Intendiamoci, a ragione. Però, come reso evidente dalla rubrica di Dissapore Comprato & Mangiato, le occasioni per ingozzarsi di cibo spazzatura non mancano. Del resto, recitava l’attacco della rubrica: “i gourmet si dividono in 2 categorie: quelli che mangiano il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi e quelli che leggono resoconti di chi ha mangiato il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi ingozzandosi di cibo spazzatura sul divano”. E allora, con trepidazione e compiacimento infantile ci arrendiamo a patatine Darling Spuds, Philadelphia fresco e goloso, caramelle Mou Kuhbonbon, Häagen Dazs Macadamia Nut Brittle, CioccoeRiso Scotti, Fish&Crock Findus.
Capitolo fast food. “Ma si va al fast food? Se si va al fast food non vengo”. Ottanta volte su cento, a costo di sembrare snob, ci esprimiamo così pubblicamente. In realtà, alzi la mano chi non si è mai infilato da solo in un fast food con la scusa di “provare”.
Per finire: non esiste situazione migliore del mangiare quando nessuno ci vede per l’Homer Simpson che è in noi. Salumi trangugiati ancestralmente con le mani, pasta cruda rubata dalla spianatoia, scarpette selvagge, spatolate alla Nutella il cui livello, per qualche misterioso effetto, non è mai preciso, leccate allo yogurt residuo sul coperchio di alluminio con dolorosissimi tagli alla lingua.
Allora, cosa riuscite a mangiare (e come) quando non c’è nessuno intorno? Vale tutto, dai piaceri segreti al molto bizzarro, astenersi timidi o eccessivamente riservati.
[Crediti | Link: Dissapore, Serious Eats, immagine: Serious Eats]