Liz Paige, una dodicenne scozzese, è stata ricoverata in un ospedale di Glasgow, in Scozia, per una grave forma di rachitismo. Nella sua giovane vita ha subito numerose fratture dovute a una degenerazione della colonna vertebrale paragonata a quella “di una signora 80enne in cattiva salute“. La causa? [Attenzione rischio flame] La dieta strettamente vegana che i genitori le hanno imposto fin dalla nascita: Liz non ha mai mangiato carne.
Non è il primo caso di bambini vegani ricoverati, in Francia, nel 2011, una coppia vegana è stata condannata per la morte della figlia di 11 mesi causata dalla denutrizione. Era stata allattata solo al seno, ma con un latte non abbastanza nutriente, perchè la madre aveva carenze di vitamina A e B12.
Quando si parla di dieta vegana imposta dalla nascita, pediatri e nutrizionisti si dividono. Secondo una scuola di pensiero apporta tutti i nutrienti necessari allo sviluppo dei bambini, da integrare con l’ormai famigerata vitamina B12, virtualmente assente nei cibi vegetali. Ma per altri esperti uova e latte sono indispensabili per una crescita completa.
Chi per curiosità volesse digitare “bambini vegani” su Google scoperchierebbe un vaso di Pandora pieno di mammeveg o iovegane che raccontano quanto i loro bambini siano sani e cicciotti, mangino con gusto merendine home made zero burro e zero uova e giochino con il coniglietto come fosse il migliore amico. La prima impressione è di un fricchettonismo buffo e fondamentalmente innocuo. Poi però si inciampa nei gruppi di Facebook come Bambini fruttariani si può, scoprendo la dieta tipo di bimbi dai nomi esotici e con la t-shirt in tessuto naturale: “per colazione frullato di melone giallo; per merenda biscotti crudisti (?); per pranzo macedonia con mele, kiwi, arance, pere”. A quel punto, senza per forza prendere posizione, una qualche inquietudine è fisiologica.
Immagino la probabile replica della mammaveg di turno: vogliamo parlare dell’epidemia di obesità tra i bambini onnivori? Replica certo sensata, nutrire i propri figli in modo corretto è un desiderio comprensibile, però se erbe, frutta secca e semi non bastano, se legumi, cereali e soia da soli non garantiscono la dieta più nutriente del pianeta, perché esporli a rischi inutili? Al punto che oggi, di fronte alla situazione di Liz, la discussione ruota intorno a un possibile intervento dello Stato per fermare i genitori che impongono diete estreme ai loro figli. Possibile che tra l’hot dog e il frullato di avocado non esista via di mezzo?
[Crediti | Link: Daily Mail, Healty Home Economist, Scienza vegetariana, Facebook. Immagine: Daily Mail]