Ci risiamo. Puntuali come Beautiful dopo il TG5, ogni estate noi italiani proprio non resistiamo a fare la figura degli spenna-turisti seriali. Questa volta nei panni del cattivo troviamo Caffè Vaticano, un ristorante romano nelle vicinanze di Città del Vaticano, che ha presentato un conto di ben 204,60 euro a una famiglia di turisti americani.
Eppure le intenzioni degli avventori d’oltreoceano erano quelle di fare uno snack veloce prima di visitare i Musei Vaticani.
Infatti l’ordinazione era di tre “Mix and Matches” (piatto a base di ali di pollo e patatine), due insalate, due birre alla spina, tre bottiglie d’acqua (da 75 cl), della frutta estiva, un caffè freddo e l’immancabile cappuccino.
Al momento di saldare il conto, i turisti sono rimasti sbalorditi:
hanno dovuto sborsare 6 euro per ogni bottiglia d’acqua (dato il posto, sorge il sospetto che potesse essere santa), 16 euro per le due birre, 75 euro per i piatti principali, 30 euro per le insalate, altrettanti per le porzioni di frutta, 5 euro per il cappuccino e 6 per il caffè. Che in totale fanno 186 euro, a cui aggiungere il 10% per il servizio, ed ecco sforata la soglia delle due piotte (giacché siamo a Roma).
Quella di spennare a dovere i turisti è un’abitudine che i gestori di certi locali italiani non riescono a togliersi: già nel 2010 vi avevamo fornito un vademecum (una vera guida anti truffa, anche nella versione inglese) per non cadere vittima di queste situazioni.
E più volte è stato dimostrato come buona parte dei bar e locali di località turistiche applicassero prezzi diversi ai loro prodotti, a seconda della provenienza del cliente.
Per non parlare degli acchiappaturisti o buttadentro, figure seconde solo alle zanzare nella classifica del fastidio estivo, vero muro umano per convincere i turisti a entrare nei locali.
Del resto la cronaca parla chiaro: nel 2013 sempre a Roma una famiglia in vacanza ha pagato 72 € per tre tiramisù e tre cappuccini al Bar Amore di via Cavour. Poco prima quattro turisti inglesi avevano speso 64 euro per 4 coni gelato (S-E-D-I-C-I euro l’uno), alla Caffetteria Antica Roma in Via della Vite vicino Piazza di Spagna.
[related_posts]
Tornando al Caffè Vaticano, non è la prima volta che viene coinvolto in storie di prezzi esorbitanti. Molte recensioni su TripAdvisor lo definiscono una “trappola per turisti” e i commenti si soffermano sui prezzi “fuori di testa”.
Siccome circa 25 milioni di pellegrini sono attesi nella capitale in occasione del prossimo Giubileo, è bene che le stesse guide turistiche continuino a sconsigliarlo ai propri clienti come peraltro fanno già.
Quello che ci sentiamo di consigliare (a turisti e non) è di informarsi sempre prima riguardo i prezzi. Perchè se vi fanno pagare 25 euro per delle ali di pollo, fidatevi che il pollo che vi sarà servito si sentirà in buona compagnia.
[Crediti | Link: Dissapore, Roma Today]