Mentre chiunque intorno a me aspetta le feste con lo stesso contagioso entusiasmo di Ebenezer Scrooge e Mr. Grinch (cfr. Charles Dickens), i birrofili pregustano il classico winter warmer della vigilia, il rito dell’assaggio collettivo di birre natalizie, ognuno nel suo pub del cuore. Un pensiero che da solo, rende tollerabile qualunque versione di All I want for Christmas.
L’abitudine di realizzare birre natalizie, oggi quasi una moda, riprende la tradizione nordica di combattere il freddo tenace e pungente del periodo con la complicità di liquidi fermentati caldi, ingentiliti da frutta e spezie. Spesso le birre di Natale, che siano “di Natale” in stricto sensu o semplicemente invernali, hanno malti tostati e una gradazione alcolica maggiore rispetto alla norma.
Ecco una piccola carrellata di birre che, va da sé, attende di essere completata dai vostri suggerimenti.
Hornbeer, ovvero: sono pazzi questi danesi.
Il birrificio danese molto noto ai beer geek riscalda le nostre serate dicembrine con la Winterporter e la Juleøl. Una classica porter, ma addolcita da miele danese la prima, una belgian strong ale piacevolmente tostata l’altra. Niente ammennicoli natalizi come spezie o frutta secca in questo caso, bensì alcolicità sostenuta: birre perfette per calarsi nell’atmosfera natalizia con cautela, senza strafare.
Coefficiente natalizio: medio basso.
Venticinquedodici, ovvero: orgoglio italiano
Non sbaglia un colpo Birra del Borgo: la natalizia 25dodici si beve con una facilità pericolosa. Dolce ma non stucchevole per effetto della chiusura amara, incanta le narici con un delizioso aroma di uvetta. La classica birra comfort da abbinare a qualche biscottino speziato o al nostro dolce natalizio preferito.
Coefficiente natalizio: medio.
Criminally Bad Elf, ovvero: straziami ma di Barley Wine saziami.
“Dio salvi la regina!” non è una tipica invocazione natalizia degli italiani, ma potrebbe diventarlo grazie alla serie di strepitose birre di Natale prodotte in questo periodo dal birrificio inglese Ridgeway Brewing. Se ne dovessi scegliere una e una soltanto, opterei per la Criminally Bad Elf. Dolcezza bilanciata da un’abbondante messe di luppoli amari, questo barley wine è esattamente il liquido da avere nel bicchiere alla fine di un interminabile cenone per rilassarsi sul divano, e pensare che in fondo, al prossimo Natale, mancano solo 364 giorni.
Coefficiente natalizio: medio alto.
Gluhkriek, ovvero: famolo strano
Il vin brulé lo conosciamo in tanti, la birra brulé meno, ma ditemi – riuscite a immaginare qualcosa di più natalizio? Liefmans, il birrificio belga, realizza la versione natalizia della classica kriek, birra a fermentazione spontanea cui si aggiungono ciliegie. Buona di suo, la Gluhkriek raggiunge la perfezione se scaldata e bevuta a circa 70°C, come il vin brulè appunto: mancano giusto il caminetto acceso, il plaid in pile e qualche fiocco di neve fuori dalla finestra. Non sentite anche voi lo scampanellio delle renne?
Coefficiente natalizio: incalcolabile.
[Crediti | Immagini: Flickr/Astrid, Flickr/Bagatell, Flickr/Elioantotralenuvole, Flickr/Curt McAdams, Flickr/claptonchen]