Il pensiero sgomento di aver bisogno d’aiuto in cucina arriva dopo dieci ore di lavoro e la voglia smodata di preparare un buon pane per il giorno successivo. Sono una dura e pura della spianatoia e non posso farci molto. Impasto e giro, piego e lascio riposare. Pane o pasta, li ho sempre visti fare così. E così li ho sempre fatti. Anche in trasferta, trasformando in spianatoia ogni superficie rigida della cucina.
Ma la vita dei miei polsi e delle mie serate è beve e allora corro ai ripari. Posso riservarmi il piacere del pane fatto da sola e nel frattempo adoperarmi per vivere meglio e non impastare alle 11 di sera? Smanetto sul web e come sempre, l’accesa sfida è lì che mi attende.
Bimby o Kenwood Cooking Chef?
I puristi dicono che sono due macchine imparagonabili. Coraggio, paragoniamole.
Funzioni del Bimby (informazioni trovate in rete) e vi ricordo, acquisite personalmente con la dimostrazione del Bimby a casa dell’Ornella.
Tritare, frullare, mescolare, affettare, macinare, sminuzzare, polverizzare, impastare, amalgamare. “Ma non è tutto – dice il sito della casa madre Vorwerk – Bimby cuoce, anche a vapore e in più si pulisce quasi interamente da solo.” La storia autopulente non la sentivo dai tempi dello spot di Sforna Tutto De Longhi, dove un papà soddisfatto in mezzo ad una tavola imbandita di polli arrosto e pizzette (come queste?) rispondeva alla moglie preoccupata che rivendicava indipendenza “e poi lo pulisco io?!”, che “si pulisce da solo!”. Già da allora il passaggio non mi era chiaro.
I fans del Bimby.
I sostenitori del Bimby non hanno dubbi. La loro vita è migliorata da quando c’è Mister Vorwerk e loro no, non lo cambierebbero con niente al mondo. Saranno gli stessi del fustino di Dash? Che si affezionano e abbracciano a occhi chiusi i loro aiuti domestici e non mollano neanche di fronte alle più allettanti proposte? La famiglia è felice, la dieta varia, i piatti buoni, il risparmio sulla spesa altissimo.
Funzioni del Kenwood Cooking Chef (informazioni trovate in rete).
Impastare, tagliare, sminuzzare, tritare, grattugiare, centrifugare, montare, cuocere. Ha una marea di attrezzature da aggiungere alla macchina iniziale comprese 12 trafile in bronzo, frullatori, mixer a immersione, tritacarne, centrifuga, frusta a filo grosso, sfogliatrice, torchio per pasta, gelatiera, spremiagrumi e via all’infinito, fino ad arrivare alla trafila per biscotti. Ed ecco che con qualche problema di traduzione (?!) il sito Kenwood presenta la sua macchina “Il primo Kenwood Chef che, oltre ad impastare con movimento planetario, da ora annche cuoce con sistema a induzione.” Da ora annche cuoce? Mumble mumble.
I Fans del Kenwood Cooking Chef.
Guardano attraverso i fori della loro preziosa trafila in bronzo i fans del Bimby, così tanto per infilare il torchio nella piaga. Devono certamente comprarsi una cucina apposita per contenere i milioni di attrezzi optional da aggiungere, ma non demordono e tengono alta la bandiera Kenwood, professandosi veri chef, a differenza dei bimby-addicted che si trovano la pappa pronta.
Sono partita dall’impasto e dalle informazioni raccolte, Kenwood batte Bimby. Ma giacchè ci siamo devo valutare anche tutti gli altri aspetti.
Uno in particolare: il prezzo.
Non riesco a capire quanto costa Kenwood perché il sito non canta immediatamente. Da un giro rapido in rete scopro che siamo intorno alle 1.300 € circa (su Amazon 1.044 €) con frullatore in acciaio inox, food processor e cestello vapore compresi. Anche per il Bimby è difficile dal sito capire il prezzo, pur essendoci uno shop online, il prezzo lì non c’è. Cerco un po’ e il prezzo è lo psicologicamente ingannevole 999,00 euro.
Difficile capire e comprare. Mi affiderò ai miei polsi, nel frattempo ci penserò.
Vostre preziose raccomandazioni?