La foto qui sopra è meravigliosa come solo certi brevi istanti di crossover tra realtà e fantasia riescono, talvolta, a essere. Ma persino nei momenti di vera iperrealtà dobbiamo tenere i piedi per terra. Dunque, questa banconota da 500 lire è fuori corso dal 1975. Anni dopo, ormai senza valore, qualcuno (noi?) deve averla usata come fondo per una corposa lista della spesa, c’era da riassortire la dispensa, e forse organizzare una memorabile cena tra amici. Seri studiosi di archeologia culinaria quali siamo, abbiamo azzardato l’epoca: i primissimi anni Ottanta, grossomodo il 1985.
Se vi concentrate un momento leggiamo insieme la lista:
— Lancers, due bottiglie (vino portoghese disponibile sia bianco, nella bottiglia verde, che rosè in una bottiglia a metà tra rosso e arancio.
— Mateus (altro vino rosato portoghese).
— rucola
— penne
— vodka
— 3 litri di panna (simbolo della cucina anni Ottanta)
— uova di lompo (nere o rosse, usate come succedaneo del più costoso caviale)
— cuori di palma
— vino in lattina Giacobazzi (Sailcieloperché)
— 7 filetti
— pepe verde
— 3 scaloppine
— Idrolitina (polvere solubile per rendere l’acqua effervescente)
— polpa di granchio
— vol au vent (cestini di pasta sfoglia ripieni)
— mais
— 1 Cartizze come al Toulà di Cortina (vino da dessert simile ai passiti, che l’estensore della lista aveva probabilmente bevuto al Toulà, celebre catena di ristoranti degli anni Ottanta).
— ananas
— maraschino (liquore dolce)
— Jagermeister (amaro famoso in quegli anni)
— spuma
— Concertino Motta (stecco alla vaniglia con granella di biscotti e l’ingrediente killer, il variegato all’amarena)
— pesca melba
— zuccotto
— tagliatelle paglia e fieno
— Ciao Crem (la Nutella di allora, l’anti-Nutella di allora)
— Bubble Gum Elah (gomme a lastrine con dentro finte banconote Disney: se trovavi Paperino non avevi vinto niente, se trovavi Paperone ne vincevi tre).
— Bel Bon Saiwa (biscotti)
— Ovomaltina
— Carrarmato Perugina (stecca di cioccolato ripiena di confettura)
— Charms
— One O One San Pellegrino (la Coca Cola autarchica)
— Cono palla (il vero nome era Blob, ma vista la forma, era per tutti cono palla)
— succhi di frutta Billy (succhi monodose nel tetrapak con cannuccia pieghevole. Molto ambito il porta-succo da cintura)
— formaggini Susanna
— sigarette di chewingum (gomme con cui i bambini anni Settanta si atteggiavano a grandi)
— C60 di Califano (r.i.p.)
— insalata russa
Come per tutti i fetenti scheletri culinari la prima domanda è ovvia: li avete conosciuti?
Ma il bello viene adesso. Immaginiamo di dover organizzare una cena anni Ottanta, il cui lascito, in termini di immaginario, è notoriamente immenso. Come sarebbe la nostra lista della spesa? Quali piatti antidiluviani non dovrebbero mancare?