Grandi e piccini, nonne, mamme e papà (cit.) avrete quello che vi meritate: arriva il ristorante di Antonella Clerici e ora sono cavoli amari. Casa Clerici sarà una catena di ristorazione distribuita in tutta Italia e firmata dalla conduttrice de “La prova del cuoco“, dopo 15 anni di rodata e populista celebrità da piccolo schermo. Il primo ristorante dovrebbe aprire il prossimo settembre all’interno del Centro Commerciale Campania a Marcianise, in provincia di Caserta.
La scelta di campo è evidente: si punta alla stella Michelin, non ci sono dubbi.
Antonellina nostra, ahinoi, non sarà fisicamente ai fornelli (il centro intossicazioni dell’Asl ringrazia sentitamente), ma apparirà con grembiule papale ammantata di luce su un maxi schermo visibile dai tavoli, in modo che possa salutare i fedeli commensali durante il pasto e regalare loro qualche chicca ontologica di altissimo valore spirituale.
“Oh oh oh, oh oh oh oh, zam zam zam zam, bum bum!”
Per l’occasione si prevede il disvelo del terzo segreto di Fatima: di cosa sanno le tagliatelle di nonna Pina?
Infatti, si dice che la pasta avrà un ruolo predominante nella teologia gastronomica di Antonellina, rappresentando il sacro cuore della cucina italiana.
Le indiscrezioni dell’ultima ora parlano di un locale da 600 metri quadrati, dove non si mangerà semplicemente, ma dove si potrà nutrire il proprio spirito attraverso un’esperienza a tutto tondo. Cooking show, eventi, corsi di cucina, forse addirittura lezioni di catechismo culinario a cura di Anna Moroni doppiata dalla voce di Luca Ward per rendere il verbo più autorevole e meno fastidioso all’orecchio umano.
La prima stella, dicevamo, dovrebbe arrivare in tempo record entro i primi tre mesi, motivata soprattutto dalla sfiziosa ricetta del puré.
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La lista d’attesa per le prenotazioni potrebbe allungarsi a dismisura peggio della coda per vedere la sacra sindone, quindi vi consiglio di non dormire sugli allori e restare aggiornati per godere appieno dell’esperienza unica di Casa Clerici.
Non date retta alle fandonie dei detrattori che insinueranno la presenza di piatti che fanno “miao” in onore al genio indiscusso di Bigazzi.
Concentratevi su Antonella, tutto sarà bello, anzi bellissimo. Zum Zum.
[Corriere del Mezzogiorno]