Alimentazione corretta | Compro consapevole: il codice delle uova

Alimentazione corretta | Compro consapevole: il codice delle uova

Oggi parliamo di uova e di come vengono allevati gli animali che le producono per essere consapevoli di cosa compriamo. Il benessere animale è un tema a cui facciamo attenzione negli ultimi anni; il rispetto della vita degli animali da produzione è un fattore che teniamo sempre più in considerazione.

Così acquistiamo prodotti biologici, che “rispettano” la natura della pianta e dell’animale, magari provenienti da piante coltivate non in serra ma all’aria aperta, o animali allevati non in modo intensivo, quasi industriale, ma estensivo.

La scelta che facciamo quando arriviamo allo scaffale del supermercato è il nostro modo di dire sì oppure no a un certo tipo di trattamento.

Ma siamo sicuri di sapere tutto e di non lasciarci ingannare da immagini, scritte e cartelli spesso frutto di operazioni di marketing ben studiate?

Quando compriamo le uova, troviamo scritto sulla confezione di vendita un codice che indica il metodo di allevamento dell’animale. Ci sono quattro tipologie, che corrispondono al primo numero che troviamo sul codice stampato su ogni uovo.

Andate nel vostro frigorifero e prendete un uovo. Leggete il codice che c’è scritto sopra.

Uova codice 3

NUMERO 3

Se il primo numero è un 3, le galline sono allevate in gabbia.

C’è chi giudica questo metodo di allevamento crudele per gli animali che restano chiusi in pochi metri quadri senza mai vedere la luce del sole, a mangiare e fare uova.

Si dice che venga loro tagliato il becco: questo è vero solo in parte, non viene tagliato tutto il becco, solo la punta anteriore. Un’operazione che, essendo il becco costituito da cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie, non è dolorosa (un po’ come il nostro tagliarci le unghie); poiché il becco è privo della punta, le galline non possono farsi del male, fino ad arrivare a sanguinare, quando si beccano tra loro.

Uova codice 2

NUMERO 2

Se il primo numero è il 2, le galline sono allevate a terra. Dimenticate la poesia, perché a terra non significa all’aperto.

Galline allevate a terra

Le galline stanno in un capannone, e ce ne sono tantissime in un solo metro quadro; riescono a muoversi, ma non molto agevolmente. La gallina ruspante che razzola per terra vista spesso nella pubblicità è solo nella pubblicità e da nessun’altra parte. Questo metodo di allevamento non è molto diverso da quello in gabbia, e basta vedere una foto per capirlo.

Uova codice 1

NUMERO 1

Se il primo numero è l’1, le galline sono allevate all’aperto, quindi proprio come immaginiamo. A razzolare, tra l’erba verde, i campi sconfinati, a fare e covare le loro uova… Ovviamente, nella nostra immaginazione.

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Perché se l’allevamento intensivo è brutto, quello estensivo non è migliore anche se i problemi sono altri. D’inverno piove, per terra si forma il fango, le galline fanno i loro bisogni per terra e gli animali vivono in questo pastone.

Il freddo, i parassiti, le malattie portano spesso questi animali alla morte, ed è molto più difficile curarle con le medicine rispetto a un capannone in cui gli animali si trovano più al riparo.

Certo, è un metodo di allevamento naturale, ma anche per noi sarebbe naturale stare in mezzo ai boschi e ripararci sotto le foglie degli alberi. Eppure siamo in casa, al chiuso, in una condizione innaturale.

Uova codice 0

NUMERO 0

Infine, se vedete uno 0, l’allevamento è biologico, e significa che il metodo di allevamento è quello all’aperto, con la differenza che il mangime delle galline proviene da piante, a loro volta, biologiche (non trattate con pesticidi e residui chimici) e che se le galline si ammalano possono scordarsi gli antibiotici: solo medicine naturali, tranne due volte all’anno.

Se si ammalano la terza volta, beh…

Adesso guardate nuovamente l’uovo che avevate preso prima. E chiedetevi: sto rispettando la gallina?

Probabilmente la risposta è sempre si, perché la vita in natura porta ad alcuni problemi, la vita in un edificio ad altri, ma i problemi proprio come nella nostra, di vita, non mancano mai.

Sta a noi scegliere quale di questi è più sopportabile.

[Crediti | Link e immagini Dissapore, Sperotto]