L’inverno sta arrivando. La prima cosa che questa frase vi fa venire in mente è:
1) l’ira del governatore del Veneto Zaia contro le infauste previsioni di inizio aprile
2) il cipiglio coraggioso con cui Robb Stark guarda l’orizzonte, lo stesso sguardo fieramente impavido del padre
Se la risposta è la numero 2, beh, mi spiace ma condividete la mia stessa patologia, nome scientifico: dipendenza-cronica-dal-Trono-di-Spade (Game of Thrones per i puristi della lingua).
A beneficio dei fortunati (ancora) immuni, riassumo brevemente.
Il Trono di Spade è una serie Tv arrivata alla terza stagione (in Italia su Sky Cinema Uno dal 10 maggio, mentre per i nuovi adepti, Rai4 trasmette da questa sera alle 21:10 la prima) tratta da Cronache del ghiaccio e del fuoco, saga fantasy dello scrittore George R.R. Martin.
Fondamentalmente, il motivo dello strepitoso successo (per intenderci: stuoli di fan sparsi nel pianeta che attendono imploranti il quinto libro) è quello di ogni fantasy ben fatto: un mix sapiente tra intrighi di potere e battaglie sanguinose che, una volta sfogliato un libro anche per caso, annulla qualunque forma di resistenza e di vita sociale fintanto che non si arriva alla parola fine.
La serie tv rispetta (abbastanza) fedelmente la trama dei libri, largheggiando in scene di sesso, attori capaci di far esplodere il rilevatore di fighezza e dialoghi brillanti. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, di cibo se ne vede pochino.
Nei libri invece i piatti ci sono eccome: tanti da stuzzicare la curiosità di Chelsea Monroe-Cassel e Sariann Lehrer, due amiche americane che dal blog Inn at the Crossroads postano ricette ispirate al libro. Facile liquidarle come nerd all’ultimo stadio, ma quel che fanno è di una precisione certosina e meritevole di miglior fortuna.
Fortuna, chi ha detto fortuna?
Il blog dove le due amiche, basandosi su ricette medievali modernizzate, riproducono i piatti citati nella saga (gli ingredienti sapete, non sono proprio facili da repere, tipo, beh, cigni vivi o uova di drago), è piaciuto a George Martin in persona che, trovato alle ragazze un editore, ha favorito la pubblicazione del libro, A Feast of Ice and Fire (dal nome inglese della saga, A song of Ice and Fire).
Ora, non mentite. So che qui si annidano fan del Trono di Spade, persone che senza darlo troppo a vedere:
1. Contano quanti soldi ci vogliono per fondare una religione nuova (“no, così, chiedevo”) 2. Spuntando sul calendario i giorni che mancano alla quarta stagione,
3. Compulsano le guide online per imparare la lingua Dothraki.
A voi chiedo, conoscevate il blog, vi attizzerebbe provare qualche ricetta?
Dagli altri, stolti gli ignari lettori che si sono persi le gioie del Ghiaccio e del Fuoco, vorrei invece conoscere il rapporto con la cucina del passato. Nerd o non nerd mai mangiato nulla di ispirazione medievale?
[Crediti | Link: Inn at the Crossroads, immagini: Kristin Teig, desertunderground]