10 cazzutissime donne chef che Time ha trascurato. Italian edition

10 cazzutissime donne chef che Time ha trascurato. Italian edition

Tutto ha avuto inizio con il Time e la lista dei tredici Dei del Cibo, vale a dire coloro che decidono cosa mangiamo, dove e come. Donne tra di loro 4, nessuna però che faccia la chef.

Apriti cielo. Anche la rivista americana impantanata nel più bieco maschilismo? Anche per Time insomma, non c’è spazio per le donne nei ristoranti che contano?

Secondo il Daily Meal ce n’è eccome. Al punto che il sito americano ha stilato una classifica di 20 chef donne che, testualmente, spaccano il culo.

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Time, scansati, oltre al Daily Meal arriva la cavalleria – cioè noi di Dissapore.

Pronti con la lista di 10 chef che sono nell’ordine: DONNE, BRAVE, BELLE e nulla hanno da invidiare ai colleghi con il cromosoma Y.

Alba Esteve Ruiz

Alba Esteve Ruiz

Enfant prodige, rivelazione dell’anno… trovatemi modi più originali per dirlo e lo dirò. Marzapane ha aperto a Roma nel marzo 2013, riscrivendo velocemente le classifiche dei ristoranti capitolini. Aggiudicandosi tra l’altro il premio Gambero Rosso per il miglior rapporto qualità/prezzo. Mentre il nostro Scatti di Gusto è stato letteralmente folgorato dal suo hamburger e dalla sua carbonara.

Valeria Piccini

Valeria Piccini

Che non si dica troppo in giro ma attualmente la maestosa cuoca maremmana che guida i fornelli di Caino, a Montemerano, e conduce il piccolo ma delizioso ristorante con il marito Maurizio Menichetti, è tra i primi 5 chef italiani. Sottovalutata perché donna? Ci metto la firma.

Marianna Vitale

Marianna Vitale

Guardi il suo sorriso e te ne innamori, mangi al Sud, il ristorante non strategicamente ubicato a Quarto, brutta periferia di Napoli, e vorresti sposarla. Peccato l’abbia già fatto Pino Esposito, sommelier, e socio in affari. Successo pressoché istantaneo suggellato nel 2011 da una stella Michelin.

Aurora Mazzucchelli

Aurora Mazzucchelli

Insieme al fratello Massimo, sommelier, ha preso in mano la cucina del ristorante di famiglia a Sasso Marconi, appennino bolognese, acchiappando presto la stella Michelin. Disclaimer: sono di parte perché a Sasso Marconi ci vivo e conosco bene Aurora, ma i suoi piatti sono gioielli rari quanto la passione con cui ne parla. Chi vuole capirla guardi come fa la passata di pomodoro.

Fabrizia Meroi

Fabrizia Meroi

Un piccolo capolavoro di femminilità in cucina, timida, umile, ma pignola e brava sino quasi a disarmarti. Fabrizia Meroi, mamma, chef e guida insieme al marito Roberto Brovedani del ristorante Laite – in quel di Sappada nel cuore delle Dolomiti – ha superato i primi anni, durissimi, imponendo piatti per cui oggi molti gourmet percorrono senza batter ciglio centinaia di chilometri.

Alice Varese

Viviana Varese

Da Salerno per arricchire Milano grazie a una seducente cucina focalizzata sul pesce. Alice, il ristorante gestito con la maître e sommelier Sandra Ciciriello, è stato subito un successo. Che ora sta per trasferirsi a Eataly Milano, date tempo a Farinetti di aprire.

Cristina Bowerman

Cristina Bowerman

C’è ancora bisogno di presentarla? Dalla laurea in giurisprudenza sino a Romeo Chef&Baker, passando per gli Stati Uniti e per lo stellato Glass Hostaria di Roma. Cristina, con il sostegno del suo compagno Fabio Spada, è chef, mamma e imprenditrice. Per gli amanti del genere: dopo averlo provato il suo umami burger frequenterà a lungo i vostri impudici sogni.

Marzia Buzzanca

Marzia Buzzanca

E’ (giustamente) il momento di Niko Romito, neo tristellato Michelin con il Reale a Casadonna, ma passando per l’Abruzzo bisogna fermarsi nella casa di questa donna bella, indomita, anche coraggiosa. La trovate a L’Aquila e si chiama Percorsi di Gusto (prima che terremoto del 2009 lo rendesse inagibile aveva anche un secondo locale). Tra l’altro, si mangia anche una pizza gourmet da campionato.

Alice Delcourt

Alice Delcourt

Papà francese, mamma inglese, studi americani, ristorante in Italia: l’Erba Brusca a Milano, proprio all’incrocio tra metropoli e bucolico. Era il “ristorante con orto” quando ancora la mania non aveva contagiato tutti, ma Alice ha aggiunto il suo tocco di cuoca all’idea vincente del locale a filiera cortissima.

Amelia Mazzola

Amelia Mazzola

Figlia d’arte, la trovate a La Torre, il ristorante di famiglia nel piccolo borgo dell’Annunziata (e presto in Tv nel programma di uno chef). Dalla bellezza della vista su Capri riuscirà a distrarvi solo la sua cucina, inevitabilmente ispirata dalla ricchezza di ingredienti del territorio. E dall’accoglienza, calda e ospitale nel senso più vero – e campano – del termine.

Vittoria Aiello

Vittoria Aiello

Menzione d’onore per l’undicesima della lista. Dici Torre del Saracino e pensi Gennaro Esposito. Ma dal 1992 in cucina c’è anche Vittoria. Pasticciera con la P maiuscola, è in grado con il suo babà di scatenare faide, ma se qualcuno avesse dubbi sul salato si accomodi pure. Di fianco (e non dietro) a ogni grande ristorante c’è sempre una grande donna.

[Crediti | Link: Time, Daily Meal. Immagini: Vincenzo Pagano, il Cucchiaio d’argento]