Adesso, quando Gualtiero Marchesi finisce di parlare, io batto educatamente le mani. Ma nel frattempo, quanti sbadigli.
Lui è sempre stato il migliore pubblicitario di se stesso, il problema è che oggi non parla che di Gualtiero Marchesi. La cucina, la chimica, la musica, l’arte esistono solo in quanto espressioni di Gualtiero Marchesi. Ma lo capisco, eh. Al di là del Marchesino, la sua creatura senile, sono stati 80 anni da incorniciare per il “Divino Marchesi” (o “Marchesi De Sade”, per i sottoposti). Colui che “ha dato patina internazionale alla cucina italiana innalzando l’umile risotto giallo a icona bizantina con foglia d’oro”. E da oggi al 20 giugno, Milano lo celebra con “Storie d’Italia. Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana”, un percorso espositivo di sette punti che ripercorre la sua storia, con dimostrazioni pratiche, concerti, e incontri sulla storia della cucina italiana.