Questa settimana, il mondo dell’arte si abbatte come uno tsunami su Venezia per la Biennale. Da brava esemplare dell’orda artistica voglio anche io spendere poco e restare a lungo. Ma vorrei mangiare in modo decente. Mi aiuti a comporre una lista di trattorie o bacari da non mancare? Se possibile, a prezzi contenuti e poco battuti dai turisti.
Questa è la mail di un amica appassionata d’arte arrivata oggi alla casella di Dissapore. La 53ma Biennale inaugura il 7 giugno, chiude il 22 novembre, e Venezia non è precisamente a buon mercato.
Comunque, ho pensato all’Ostaria da Rioba nel sestiere di Cannaregio, zona Rio della Misericordia: calma all’ora di pranzo, animata dallo spritz in poi. Ci sono classici come il risotto con le schie (gamberetti di laguna) e piatti insoliti tipo la crema di zucca con i funghi chiodini. Non abusando della carta dei vini si spendono 30/35 euro.
Più affollata zona Castello dove si trova All’Aciugheta, il bacaro che deve il nome alla consuetudine veneziana di bere un frizzantino al banco mangiando un’acciuga. Pizzette, cicheti (stuzzichini), e cucina tradizionale, tra travi di legno e cotto veneziano. Si spendono in media 20-25 euro.
Ma nonostante la cattiva reputazione, di trattorie veneziane che meritano ce ne sono. Mi aiutate a consigliarne altre?