Dopo aver visto ieri a Striscia la Notizia, Silvana Stazio, cuoca del ristorante La Locanda del Castellano di Aulla (MS) e in precedenza del ristorante Parodi di La Spezia, accusare le guide Gambero Rosso e Michelin, oltre al giornalista gastronomo Paolo Marchi (“l’essere più cattivo, sgradevole, rozzo che possa esistere”), credo sia utile farsi qualche domanda. Per le risposte, al solito, conto sul vostro aiuto.
1. Gli ispettori delle guide non pagano i conti dei ristoranti che recensiscono?
2. Se invitati a pagarli, minacciano ritorsioni sotto forma di giudizi negativi?
3. O invece sono i ristoratori che offrono per ingraziarsi il giudizio delle guide?
4. Striscia la Notizia sta infangando le guide esistenti per promuovere quella di casa (Mondadori) o lanciarne una nuova?
5. Le guide contribuiscono a migliorare il livello della cucina italiana?
6. O invece sono promozione gratuita per gli amici influenti degli ispettori e per i loro ristoranti?
7. Il sistema delle guide ha contribuito a rendere ricchi e famosi (consulenze in tutto il mondo) gli stessi ristoratori che ora lo attaccano dagli schermi di Striscia la Notizia?
8. La categoria dei ristoratori è poco unita, litigiosa, e i giudizi delle guide sono solo un altro pretesto per continuare a farsi la guerra?
9. Gli ispettori delle guide spesso non hanno la competenza per giudicare un ristorante?
10. Internet rappresenta un’opportunità per la trasparenza delle guide?