La gastronomia sarda da provare, quella che è difficile scovare e quella che sull’Isola spesso si trova, ma preparata come si deve è tutta un’altra storia: Le Isole del Gusto è per tanti appassionati di cibo una vera e propria occasione. Evento diffuso tra le province di Cagliari e Oristano, torna oggi 5 ottobre e termina il 10 novembre per l’edizione 2024, che sarà una vera e propria rappresentazione gastronomica della tradizione sarda messa in scena dai ristoratori locali attraverso i PAT, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Sardegna.
Ristoranti classici e contemporanei, osterie e pizzerie, ma anche pasticcerie, bar e nuovi format si metteranno alla prova con ricette e prodotti tipici più o meno noti al grande pubblico. A sostenere il loro lavoro la Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, in collaborazione con il Centro Servizi Promozionali per le Imprese e la Regione Sardegna, per un progetto che Dissapore affianca da media partner.
L’obiettivo è duplice: dare supporto alle attività imprenditoriali del territorio impegnate a far conoscere e apprezzare la straordinaria varietà dei PAT locali, e quindi valorizzare e far conoscere la cultura culinaria sarda, coinvolgendo la comunità e i turisti.
Dove mangiare durante Le Isole del Gusto
I Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Sardegna, veri custodi di una tradizione culinaria che affonda le radici in una lunga e ricca storia, faranno per l’appunto da filo conduttore a Le Isole del Gusto 2024, cuochi e ristoratori di Cagliari e Oristano impegnati ora a scartabellare tra ricette di famiglia, ora a studiare originali abbinamenti per interpretarli al meglio. Ciascuno a proprio modo, all’interno di un menu appositamente stilato per renderli protagonisti.
Le attività coinvolte sono 29, per un’innumerabile quantità di PAT selezionati e affiancati a cibi, vini e birre artigianali del territorio, piatti tipici o inediti realizzati ad hoc per l’occasione, pur di esaltare i prodotti. Ogni ristorante proporrà un menu, fisso nel prezzo e nella proposta, naturalmente variabile in base alle caratteristiche del locale. Esemplificando, al Chiaroscuro di Cagliari si potrà mangiare il su filindeu in brodo (che è un PAT) – pasta per minestra formata da sottilissimi fili sovrapposti in tre strati incrociati, la cui preparazione richiede una manualità quasi leggendaria – preceduto dal maialino e seguito dal capretto BBQ, per un pasto che più classico non si può. Di contraltare, a pochi passi da lì, dall’innovativa Etto Macelleria ci sarà la bruschetta con ragoût alla campidanese di carne Razza Sardo Modicana (PAT) con pecorino fiore sardo “Sa Marchesa” di Fordongianus.
Spostandoci ad Oristano, il ristorante Da Sid proporrà un raffinato menu di pesce, a partire dal sashimi di pescato locale con bottarga di muggine, melone e cialda di tapioca al nero di seppia, facendoci sapere che anche il “Melone de jerru“, il melone d’inverno coltivato “in asciutto” è un PAT sardo, mentre che la bottarga lo sia ce lo ricordiamo tutti. Anche Ros’e Mari preparerà un crudo, ma di pecora, marinando il carpaccio con cipolla e gelato di ricotta di pecora, con pane indorau e abbamele, una sorta di sapa di miele le cui origini sono avvolte nel mistero, oggi insignita del PAT.
I menu e i relativi prezzi sono online, si possono scorrere dal sito ufficiale de Le Isole del Gusto 2024. Basta scegliere la propria esperienza, o meglio, il PAT che si vuole provare, e quindi prenotare in uno di questi ristoranti:
- Agriturismo Archelao;
- Etto Macelleria;
- Famiglia Orro di Davide Orro;
- Ristorante Craf da Banana;
- Ristorante Leopardi;
- Ristorante Mema;
- Estro Restaurant-Aquae Sinis;
- Ristorante Cuccumeu Torregrande;
- Babar;
- Ditrizio Pasticceria;
- Rainbow Bar;
- Cellarius Vineria;
- Dulcis Pasticceria;
- Pbread Natural bakery;
- Agriturismo il Giglio;
- Da Ada;
- Da Sid;
- Ristorante Rose Mari;
- Impasto;
- Eolo Ristorante Bar Pinseria;
- Chiaroscuro;
- Su Murruai;
- Trattoria Margherita;
- Josto;
- Soleluna;
- L’Ulivo;
- Framento;
- Civico 35;
- Pizzeria Fantasy.