Arrivato ormai all’ottava edizione, Care’s è il progetto creato dallo chef Norbert Niederkofler e da Paolo Ferretti, owner dell’agenzia di comunicazione di Bolzano hmc. “Sembra ieri che abbiamo iniziato” spiega Ferretti nella conferenza stampa che introduce la nuova edizione e le sue novità “essere innovativi non è per niente facile. Anche per noi che lavoriamo a un evento piccolo come Cares’. Abbiamo provato a sforzarci di creare questo concetto di Care’s On Tour, perché su tre appuntamenti riusciamo a coprire uno spazio di più di 8 mesi e comunicare messaggi diversi sul territorio. La pensavamo un po’ più semplice: lo dico francamente”.
Dalle prime stagioni a Kronplatz quando l’evento era per lo più stanziale ad oggi la nuova ambizione è di coprire sia geograficamente che cronologicamente uno spazio più ampio e più duraturo. Con l’obiettivo che di Care’s si parli non solo per un mese o poco più, ma che sia dato risalto al progetto e alla sua missione attraverso una serie di appuntamenti dislocati nel tempo e nello spazio, ma anche con focus diversi.
La missione di Care’s
Già ma perché fare un evento come Care’s? A cosa serve? Chiederselo anche a distanza di 8 anni non è mai scontato e va ribadito il senso di un progetto che parla non solo di gastronomia ma ambisce ad essere multifunzionale. “La caratteristica di Care’s è quella di prendere origine da take care” spiega Ferretti “Siamo voluti partire dal mondo della cucina e della gastronomia. Ma nel tempo ci siamo resi conto che è solo un piccolo tassello nell’ambito della sostenibilità e dell’etica. Care’s si propone come trait d’union tra la gastronomia ed altri mondi etici e sostenibili”. E infatti nei tre appuntamenti il tema della sostenibilità sarà declinato seguendo percorsi diversi e in ogni caso il tema della gastronomia verrà superato per allacciarsi ad altri ambiti. Per esempio cultura, sport, natura, arte.
Le tre tappe
Le tappe di questo tour saranno dislocate nel tempo e toccheranno Venezia dal 14 al 16 Ottobre, dove si è svolta anche la conferenza stampa di presentazione, Brunico ovvero AlpiNN, il ristorante-rifugio di design dal 3 al 5 Marzo, e poi infine Salina, la tappa più complessa per questioni logistiche ma irrinunciabile per gli organizzatori dal 25 al 27 Maggio. Ogni momento del tour è pensato per un target di chef, di eventi e di partecipanti differenti: Venezia per chi ama arte, cultura e lifestyle, Brunico per gli appassionati di sport e attività outdoor, Salina per chi ricerca natura, mare e realtà di piccola portata.
Gli chef ospiti e la linea gastronomica
A dettare la linea gastronomica dei tre eventi, abbastanza diversi anche sotto il profilo culinario, è lo chef Norbert Niederkofler che ha voluto coinvolgere ancora una volta nomi del panorama ristorativo nazionale e internazionale. A Venezia ci saranno diversi ristoranti del patrimonio gastronomico della città, come Local e Venissa, ad ospitare cene e appuntamenti, ma anche una visita nel più antico vigneto della laguna veneta. In Alto Adige sono convocati i giovani, per dare spazio a una nuova visione della cucina ma anche del lavoro, una sorta di passaggio generazionale verso chi, spiega Niederkofler, ha una visione del cibo decisamente più radicale. “Per questo io mi incazzo, scusate la parola, quando sento dire che i giovani non hanno più voglia. È che i giovani hanno voglia di fare ma in maniera diversa” chiosa lo chef. Infine Salina, dove saranno rappresentate realtà gastronomiche di piccola taglia, microrealtà che vivono il tema dell’isolamento proprio come l’isola che ospita l’evento.
I temi delle tre tappe
In tutte e tre le tappe ci sarà spazio per approfondire temi trasversali che legano il cibo ad altri ambiti, in particolare all’interno dei convegni che si svolgeranno la domenica e ospiteranno personalità che attingono da campi professionali diversi. A Venezia si parlerà di strategie energetiche e lo si farà dall’Isola della Certosa, dove c’è un progetto per rendere questo lembo di terra il primo autosufficiente dal punto di vista energetico tra le isole della laguna. In Alto Adige si parlerà invece di spreco, riciclo e riutilizzo portando esempi molto concreti nel mondo del cibo. Infine a Salina si parlerà d’acqua, tema sempre più caldo dopo un’estate particolarmente siccitosa e ancor più pressante per piccole realtà come Salina che stanno provando a uscire dalla dipendenza energetica attraverso un percorso di transizione.