Chi? Buonissima. Dove? A Torino, come di consueto. Quando? Nel pieno cuore dell’autunno: dal 23 al 27 ottobre 2024. Cosa? Come sarebbe a dire, scusate? Cento cuochi provenienti da tutto il mondo, tutti riuniti nell’ossessiva geometria del capoluogo piemontese; novanta eventi. Si svolge sotto la Mole uno degli eventi gastronomici dell’anno, che pian piano sta riuscendo a conquistare il pubblico – non facilissimo – degli appassionati.
Come ci sia riuscita è presto detto. Negli ultimi tre anni a Torino sono arrivati Albert Adrià, Ferran Adrià, Ana Roš, Mauro Uliassi, Massimo Bottura, Norbert Niederkofler, Alain Ducasse, Davide Oldani, René Redzepi, Massimiliano Alajmo e Virgilio Martinez, con quest’ultimo – ancora forte del titolo di numero uno al mondo – che lo scorso anno preparò una incredibile cena dedicata all’Amazzonia e alle altitudini. Era difficile fare meglio della cena-evento circense al Museo del Cinema (dentro la Mole Antonelliana) che nel 2021 aveva aperto le danze di Buonissima, ma gli organizzatori (lo chef Matteo Baronetto e i giornalisti gastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino) ci sono riusciti, portando il numero uno al mondo a cucinare in una location post industriale (le Officine Grandi Riparazioni) una cena indimenticabile. E se è pur vero che squadra che vince non si cambia, quest’anno Buonissima intende fare un ulteriore passo avanti. Vediamo come, e se ci riuscirà davvero.
Gli ospiti di Buonissima 2024
Intanto, un bellissimo ritorno: tra gli ospiti dell’edizione 2024 di Buonissima torna il sempreverde Virgilio Martinez, che non è più numero uno (ha passato lo scettro al Disfrutar di Barcellona, entrando come da regolamento nella un po’ discutibile e sempre discussa hall of fame), ma ha un sacco di cose da dire ancora. A proposito dell’Amazzonia, del Perù, di una cucina realmente e diversamente sostenibile e di biodiversità. Virgilio Martinez ha tutt’altro che esaurito gli argomenti, e lo ha dimostrato anche alla scorsa edizione della The World’s 50 Best, e siamo quindi felici che torni in Italia a raccontarceli. Sempre in tema biodiversità e Perù, tra l’altro, Buonissima porta a Torino la mostra “Mater”, direttamente da Lima.
Tra gli altri ospiti annunciati l’immancabile Ferran Adrià, che ormai ha fatto di Torino la sua seconda casa (complice la collaborazione con Lavazza e Condividere) ed Enrico Crippa, che non deve fare tanta strada per arrivare in città ma che è sempre un nome molto interessante.
A incuriosire di più, tra i nuovi nomi rivelati di questa edizione, è però Diego Guerrero, chef/filosofo/creativo/artista/sperimentatore del DSTAgE di Madrid, fondatore anche dello spazio creativo DSPOT. Di certo, un nome che avrà qualcosa di nuovo e diverso da raccontare.
Il programma di Buonissima 2024
L’idea è quella di coinvolgere l’intera città, dal centro alle periferie, in modo da trasformare Torino in un laboratorio gastronomico all’aperto che possa declinarsi, in tutti i suoi colori e profumi, dai palazzi storici fino alle trattorie tipiche. Rimarranno due, in questa abbondanza, i cuori della manifestazione: Casa Buonissima, nella centrale piazza San Carlo, e Buonissima Lounge, negli spazi dell’hotel NH Carlina. E il programma?
Beh, il taglio del nastro ha il piacevole sapore dell’appuntamento: si parte da La Centrale Nuvola Lavazza per il Premio Bob Noto, dedicato al celebre critico gastronomico e calibrato secondo il tema dell’empatia; a cui farà seguito una cena al Ristorante Del Cambio di Torino in onore del premiato. Sempre in ricordo di Noto si terrà poi “Chefilm! Si cena al cinema” la sera del 25, dove verrà trasmesso in anteprima un documentario dedicato alla sua figura accompagnato dal servizio dei piatti preferiti dal gourmand torinese.
Non mancheranno poi gli appuntamenti con “Metti Torino a cena”, che prevede venti cene a quattro mani in altrettanti ristoranti della città durante tutti i cinque giorni; “Piolissima” che andrà a coinvolgere venti trattorie cittadine; e i viaggi sul Tram Storico.
Il 25 sera si terrà “Agnolotti & Friends“, serata dedicata agli agnolotti e a tutti i ravioli del mondo: dai dumpling ai gyoza, dai culurgiones ai pansotti, con cuochi ospiti da tutt’Italia; mentre il giorno successivo, presso le Officine Grandi Riparazioni, si terrà la festa finale che chiuderà “Bistronomia”, la grande serata con i piatti dei migliori bistrot piemontesi e italiani con vini naturali, mixology e formaggi artigianali. L’ultimo appuntamento del calendario è il “Pranzo della domenica” di domenica 27, che si terrà al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.