Tipologie di fruste da cucina e per cosa usarle

Le fruste da cucina non servono solamente per montare chiare e panna: le tipologie sono tante e studiate per diversi impasti e ingredienti, che spiegheremo.

Tipologie di fruste da cucina e per cosa usarle
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Le fruste da cucina non dovrebbero mai mancare se amate cucinare, ma non basta prenderne una a caso tra tutte le tipologie esistenti e farla andare bene per ogni preparazione. Troppo semplice: a ogni frusta corrisponde un impasto ideale, ed eccoci qui con una piccola guida che spiega per cosa usarle e come.

E faremo un bel viaggetto: andremo in Francia, in Danimarca, persino in Giappone, per conoscere meglio questo strumento eccezionale che regala magie altrimenti difficili da ottenere. Grazie alle fruste possiamo montare a neve, emulsionare, amalgamare, sbattere, lavorare insieme ingredienti dalle diverse consistenze, mantenere leggeri e gonfi gli impasti già avviati. Vediamo quale frusta da cucina usare per quale ricetta – sbagliamo a pensare che si usino solamente per fare a neve chiare e panna!

Frusta classica

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Considerata un po’ il passepartout in cucina, la frusta classica ha fili regolari ed è adatta sia a montare sia a sbattere o emulsionare. Possiamo usarla quindi per panna, albumi, olio oppure impasti semiliquidi di dolci come la crema inglese.

Frusta francese

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La frusta francese è identica alla classica appena descritta, ma presenta un dettaglio in più che ne migliora le performance: i fili non convergono tutti alla stessa altezza ma ce ne sono due o tre che emergono rispetto agli altri. Tale caratteristica serve a inglobare nel movimento anche i residui sul fondo di pentole o ciotole, così da ottenere una massa più regolare.

Frusta danese

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La frusta danese è molto particolare: al manico è affrancato un piccolo reticolo – concentrico ma in maniera irregolare – piuttosto rigido (non flessibile come i fili delle fruste classiche). Non serve a montare a neve né a emulsionare, bensì ad amalgamare impasti semiliquidi ed elastici come quelli per il pane e la pizza. Spesso è usata in coppia a un’altra frusta danese.

Frusta ballon

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La frusta a palloncino è progettata in modo da inglobare più aria possibile grazie alla particolare disposizione bombata dei fili. Si presta a meraviglia per montare le materie grasse come tuorli e panna.

Frusta piatta o roux

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Si chiama frusta piatta perché i fili sono disposti uno dentro l’altro e bidimensionalmente; si chiama “da roux” perché è perfetta per besciamella e derivati oppure per le salse o i fondi degli arrosti.

Frusta coil

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La frusta coil sembra quasi un coglimiele, data la presenza di un unico filo che scende sul manico formando un palloncino rigido. La funziona è sempre quella di montare, soprattutto gli elementi grassi come le uova e la panna, e in molti la preferiscono perché rimane ferma e stabile nella ciotola quando la si usa.

Frusta a spirale

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la frusta a spirale dovrebbe essere tenuta in cucina sempre, accanto alla classica o alla francese. Si tratta di un anello (composto da filo e spirali molto fitte e di dimensioni ridotte) attaccato quasi perpendicolarmente al manico. La sua forma e le sue dimensioni ridotte si adattano bene ai fondi delle pentole e alle ciotole più piccole, ed è usata soprattutto per roux, sughi, gelatine, salse, uova.

Frusta con sfere

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Poso usata in Italia, e dalla forma molto particolare che ricorda effettivamente un frustino, questa frusta è perfetta per miscelare ingredienti già montati, per emulsionare senza montare, per unire ingredienti dalle consistenze diverse senza stressarli. Un esempio? usatela nel momento in cui dovete incorporare delicatamente gli albumi montati a neve nel resto dell’impasto. La riconoscete perché è composta da fili separati, che si chiudono con una piccola sfera.

Chasen

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Il chasen non è una vera e propria frusta da cucina ma il suo impiego, di fatto, è simile: è un accessorio che in Giappone ha un ruolo fondamentale nella preparazione del tè matcha. In bambù, con fili piatti o quasi che si chiudono come pistilli: serve per emulsionare la polvere verde fino a farla schiumare.