Non è un Paese per vecchi? Carissimo Cormac McCarthy (autore del romanzo omonimo) ti dò una notizia: il nostro, intendo l’Italia, è senza dubbio un Paese per vecchi. Da noi più che altrove, non appartenere all’età cronologica della conoscenza (dai sessanta in su? ditemelo voi) è un difetto di fabbrica in ogni ambito socio culturale, compreso quello enogastronomico. E’ un punto debole, un motivo per non essere ascoltati e considerati competenti. “Ma che ne vuoi sapere tu, sei una ragazzina!”, mi sento dire spesso, ed è strano considerato che galoppo allegramente verso i ??@#?? anni. Come sopperire quindi alla mancanza di un vissuto storico? Con il metodo più comune: leggere ( libri, saggi, riviste).
Dissapore e Slow Food Editore regalano tre copie di Cronache Golose.
Se credete che Fini sia stata solo una famosa fabbrica di tortellini o che il pittore veneziano Vittore Carpaccio non c’entri entri nulla con l’omonimo piatto di carne cruda è il momento di leggere “Cronache golose” (brossura, 288 pag. Slowbook, 14:50 euro) di Marco Bolasco, direttore editoriale di Slow Food, e del giornalista de La Repubblica, Marco Trabucco. 50 storie, 50 cuochi e 50 ricette che hanno cambiato volto all’Italia della tavola descritte in modo svelto e coinvolgente.
Raccontate la prima volta in un grande ristorante, vogliamo rivivere le vostre emozioni, esaltateci con una confessione sincera. Regaliamo “Cronache golose” a 3 di voi che lasciano nei commenti di questo post i ricordi più immedesimabili. Avete tempo fino a domani a mezzogiorno. Non siate telegrafici.