Qualsivoglia giornale del venerdì: “Caronte porta temperature d’inferno, nel weekend 40° in città”. Proprio oggi che devo fare la torta allo yogurt per la Ricetta Perfetta. Così mi sono (poco) vestita da clinica dell’amore, ma senza amore. Praticamente sono vestita da clinica.
Missing [o dei libri]
Facciamocene una ragione: la ricetta della torta allo yogurt sui libri non c’è. C’è un ideale di torta, ma è stampato sulla confezione della Cameo: eterea, perfetta, l’equivalente dell’idea di cavallinità per Platone. E irrealizzabile ovviamente, cosa ne sanno i filosofi di torte allo yogurt. Però la resa non è contemplata, è il mio muscolo meno allenato.
Solo yogurt bianco e panna feesca [o dei foodblog]
Come nel calcio per signorine Piquet, il belloccio della Spagna finalista agli Europei con l’Italia, tra le foodblogger spopola la ricotta. Pure yogurt bianco, alla frutta, greco, Philadelphia e Pannafix. Il resto non mi convince, passano il turno yogurt bianco e panna fresca. Messa davanti alle alternative biscotti Digestive-integrali-secchi-latte-panna, abbraccio i miei Oro Saiwa, non saranno l’ideale ma si sbriciolano a pugni che è un piacere fisico da provare almeno una volta nella vita.
La ricetta perfetta.
- Tortiera da 22 cm
- 200 gr di biscotti Oro Saiwa, 75 gr di burro semi-fuso
- 400 gr yogurt bianco, 250 gr panna fresca, 5 cucchiai di zucchero a velo, 8 gr di gelatina.
- Decorazione: frutta fresca, copertura al limone.
Tolgo il burro dal frigo, assunta la mancanza di mattarelli e robot da cucina uso la bruta forza fisica per ridurre in briciole sottili i biscotti. Si rivelano di indiscutibile utilità: cucchiarella, buste di plastica per non inondare la cucina, bicchieri da whisky, bottiglie vuote. Preso tutto, verso il burro ormai liquefatto da Caronte sulle bricioline e inizio a impastare.
Immergo i fogli di gelatina in acqua lasciandoli ammorbidire. Con la pellicola trasparente fodero il fondo della tortiera dove adagio il miscuglio di biscotti, pigiando con un cucchiaio per compattare la base e renderla uniforme.
Ripongo la tortiera in frigo, prendo la panna ben fredda che monto utilizzando fruste e ciotola, freddi anche loro. Quando è quasi montata unisco lo zucchero. Strizzo la gelatina per togliere l’acqua, uso il micronde a temperatura dolce per farla sciogliere e lascio intiepidire, la aggiungo allo yogurt e unisco alla panna, con gesti ampi e delicati. Spizzico in continuazione in composto per controllare che sia dolce a sufficienza.
Adagio la crema sul fondo di biscotti e saluto tutto lasciandolo nel congelatore per almeno tre ore. Nel frattempo spazzolo i resti di Oro Saiwa.
Una salsa di lamponi accompagnerebbe a dovere. Ma niente è come la frutta fresca, sostenuta giusto da una salsetta al succo di limone. Per le righine in stile torta allo yogurt della Cameo chiedere. Alla Cameo.
Spoiler.
Per impastare i biscotti NON usate burro bollente, toglie solidità alla base e non è il caso. Se non vi convincono gli Oro Saiwa da soli, unite all’impasto pezzetti di cioccolato o delle mandorle.