Rivalutiamo il genere fantascienza se finora l’abbiamo trascurato. Ammesso che la notizia sia vera (non ci risulta un ristorante Armando a Anzio) i casi Passetto e La Malmaison in confronto sono filmetti dove ci si bacia. Succede tutto in una notte, quella del 14 agosto, al ristorante La scogliera di Porto Santo Stefano, Sardegna, isola della Maddalena. Cominciamo dalla fine, il momento del conto: 850 euro (sarebbero 856, ma c’è lo sconto). Nel dettaglio: 3 coperti 30 euro, 3 “calici altri” 30, 2 “acque” 10, 2 antipasti 120, 1 SPAGHETTO ARAGOSTA 366 euro (1,200 kg, c’è scritto), un branzino 240 (2 kg, c’è scritto), 5 contorni 50, 1 dessert 10.
Gli interpreti sono lui, lei, la figlioletta di 6 anni e la tata. La trama: prima vengono ordinati 3 calici di vino e 2 bottiglie d’acqua. Poi antipasto per 2, uno spaghetto all’aragosta, branzino al sale per tre. L’aragosta viene mostrata senza dirne il peso, stessa cosa per il branzino. Il servizio è lento, dal tavolo chiedono di rinunciare, ma ormai non si può più: il branzino arriverà parecchio tempo dopo contribuendo al conto nel modo in cui sapete.
Per vostra informazione, magari come contributo alla discussione, in Sardegna il prezzo delle aragoste è molto variabile. Si va dai 30 euro al chilo in nero, al prezzo medio di mercato che è intorno ai 60. Capisco il ferragosto, la Sardegna e l’aragosta, ma come può un piatto di spaghetti costare 360 euro? E soprattutto: quanto costerà al turismo italiano questa folle estate?
Aggiornamento: raggiunto telefonicamente il proprietario ha confermato tutto ed ha svelato l’arcano: sul menù il prezzo delle aragoste è segnalato a etti e non a chili. Il prezzo da loro indicato è di 28 euro per hg, ovvero 280 euro al kg.