Prova d’assaggio: le pizze surgelate

Quella che vi accingete a leggere è la più improbabile del campionato Prove d’assaggio improbabili, dopo le passate di pomodoro, l’olio extravergine d’oliva, le confetture e la pasta il test di questa settimana fa gelare il sangue, letteralmente eh, visto che confronta le pizze surgelate. Da blanda frequentatrice dell’apposito reparto ho canticchiato tutto il tempo i Clash  (“Lost in a supermarket”), ma ce l’ho fatta, sono finalmente entrata nel favoloso mondo di… Benedetta Parodi.

Obiettivo della Prova d’assaggio, svolta con puntalità suicida nella settimana più calda dell’anno, era scovare nelle pizze surgelate la parentela più stretta con una classica pizza margherita.

I CONTENDENTI

I CRITERI

  • Verifica dei tempi di cottura suggeriti
  • Aspetto visivo
  • Consistenza
  • Sapore

Il test si è svolto “alla cieca”. Ricordo come sempre che non sono una tecnologa alimentare, è che il verdetto è oggettivo con deviazioni personal-affettive.

IL VERDETTO

# 4 Pizza Regina Margherita Cameo

Dicitura sul fronte: nessuna.

Confezione da due pizze.

Peso tot. 600 g (cadauna 300 g)

Ingredienti: farina di grano tenero tipo “0”, acqua, pomodoro 20%, mozzarella 20% (latte, sale, caglio, fermenti lattici), sale iodato, olio vegetale, olio extra-vergine d’oliva 0,5%, lievito, amido modificato, basilico, origano. Può contenere tracce di soia.

Indicazioni sulla conservazione e i valori nutrizionali.

Istruzioni di cottura: togliere la pizza dall’involucro e far scongelare per 10 min., preriscaldare il forno (elettrico a 250° C, ventilato e gas 230° C). Infornare la pizza ponendola direttamente sulla griglia centrale del forno e cuocerla per 4-5 min e comunque fino a far sciogliere la mozzarella.

Giudizio: la pizza surgelata che mi è piaciuta meno: poca mozzarella e decisamente troppo sale.
Packaging: classico cartone da pizza, grafica un po’ indigesta che richiama i roboanti anni ’80.
Verifica dei tempi di cottura suggeriti: ritardataria. Scongelata per 10 minuti, una volta messa in forno seguendo per filo e per segno le indicazioni, la pizza è pronta dopo 10 minuti invece dei 5 previsti.
Aspetto visivo: avara di mozzarella, è abbastanza sottile con un bordo pressoché piatto.
Consistenza: molto croccante.
Sapore: prevalgono il sale e l’origano, si fatica a distinguere gli altri ingredienti, specie la mozzarella (forse perché è davvero poca). Retrogusto amarognolo nel finale.
Prezzo: € 8,25/al kg quindi € 4,95
Rapporto prezzo/felicità: La più costosa del test si piazza ultima.
In breve: troppo salata.
Voto 4,5.

#3 Pizza Margherita Sofficini Findus

Dicitura sul fronte: più grande, più mozzarella, più gusto! Cotta in forno a legna.

Confezione da una pizza

Peso tot. 390 g

Ingredienti: farina di grano tenero, mozzarella 28%, acqua, polpa di pomodoro 8,5%, passata di pomodoro 8,5%, olio di semi di girasole, sale, lievito di birra, olio di oliva, zucchero, origano, basilico. Può contenere tracce di uova. La foglia di basilico fresco è un suggerimento alla tua creatività.

Indicazioni sulla conservazione e i valori nutrizionali.

Istruzioni di cottura: per la cottura in teglia, disporre la pizza ancora congelata e metterla in forno a 220° C per 8/9 min o comunque secondo il grado di cottura e croccantezza che si desidera. Cottura su griglia: disporre la pizza ancora surgelata su di una griglia e metterla in forno a 220° C per 6/7 min. o comunque secondo il grado di cottura e croccantezza che si desidera.

Giudizio: si vede un po’ di mozzarella in più e anche la consistenza migliora, ma evidentemente tutto non si può avere, in questo caso è il pomodoro che scarseggia. Alla fine il sapore non è propriamente gradevole.
Packaging: classico cartone da pizza, il mostriciattolo che sbuca dietro la pizza più che invogliare inquieta.
Verifica dei tempi di cottura suggeriti: puntuale come un cronografo svizzero, dopo 7 minuti precisi la pizza è servita.
Aspetto visivo: si presenta praticamente bianca, dove diavolo è finito il pomodoro? Sottile, è visibile un timido accenno di bordo.
Consistenza: abbastanza morbida e leggermente biscottata.
Sapore: salata, anche se meno della precedente. E’ complicato distinguere i singoli ingredienti.
Prezzo: € 7,66/al kg quindi € 2,99
Rapporto prezzo/felicità: lontano dalla convenienza.
In breve: cercasi pomodoro disperatamente.
Voto 5.

# 2 Pizza Margherita Conad

Dicitura sul fronte: pizza cotta su pietra; nuova ricetta ancora più gustosa; pasta lievitata naturalmente.

Confezione da due pizze.

Peso tot. 640 g (cadauna 320 g).

Ingredienti: Farina di frumento, polpa di pomodoro 19,8%, mozzarella 18,6% (latte, sale, caglio, fermenti lattici), acqua, olio di oliva 1,3%, sale, destrosio, farina di frumento maltato, lievito, origano 0,02%.

Indicazioni sulla conservazione e i valori nutrizionali.

Istruzioni di cottura: lasciare scongelare la pizza per 10 minuti e metterla direttamente sulla griglia (a metà altezza) a 200° C (180°C se il forno è ventilato) e lasciare cuocere per circa 10-12 min. e comunque fino a fare fondere la mozzarella. In alternativa infornare la pizza ancora surgelata a 200° C (180° se ventilato) e lasciare cuocere per 11-13 min., e comunque fino a fare fondere la mozzarella.

Giudizio: la rivelazione del test, finalmente si riconoscono gli ingredienti, e la mozzarella, pur non abbondando, si vede e si sente.
Packaging: classico cartone da pizza, grafica goffa: riusciamo a superare gli anni ’80 una volta per tutte?
Verifica dei tempi di cottura suggeriti: rispettati i tempi indicati, circa 10 min.
Aspetto visivo: gli ingredienti sono bilanciati e i bordi ben visibili. Resta eccessivamente sottile.
Consistenza: morbida e leggermente croccante sui bordi.
Sapore: il sale concede una tregua ma si sente ancora troppo, spicca invece il pomodoro.
Prezzo: € 6,06/al kg quindi € 3,88
Rapporto prezzo/felicità: IL MIGLIORE, la pizza più economica si piazza al secondo posto del test.
In breve: quasi pizza.
Voto 5,5

# 1 Pizza Margherita Bella Napoli Buitoni

Dicitura sul fronte: meno bordo, più farcitura, lievitata naturalmente 22 ore. Ancora più mozzarella

Confezione da due pizze. Peso tot. 660 g (cadauna 330 g)

Ingredienti: farina di frumento (38,2%), mozzarella (latte vaccino, fermenti lattici, sale) (27,7%), passata di pomodoro (18,8%), acqua, sale, olio di girasole, olio di oliva, lievito di birra, origano.

Indicazioni sulla conservazione e i valori nutrizionali

Istruzioni di cottura: in forno a 220° C. far cuocere per 9 min. (5 min. se la pizza è già scongelata), fino a quando la mozzarella si fonde. Tempi di scongelamento: 15 min

Giudizio: delicata nel sapore dà spazio agli ingredienti a scapito del sale.
Packaging: classico cartone da pizza dalla grafica sobria.
Verifica dei tempi di cottura suggeriti: rispetta i tempi previsti, dopo 5 min è pronta.
Aspetto visivo: si presenta più spessa delle altre, spiccano la mozzarella (l’unica che fila) e il pomodoro. Bordi contenuti.
Consistenza: molto morbida, impasto abbastanza elastico e soffice.
Sapore: in fine si sente, risaltano il pomodoro e la mozzarella che ritrova il classico gusto.
Prezzo: € 7,86/al kg quindi € 5,19
Rapporto prezzo/felicità: bilanciato
In breve: equilibrata, ricorda una margherita ben fatta.
Voto 6

COSE IMPARATE DA QUESTA PROVA D’ASSAGGIO

Nell’insieme restano prodotti eccessivamente salati (dopo il test avevo una sete inaudita), e la voce ingredienti lascia perplessi: fatico ad associare l’olio di girasole (anche altro) alla pizza. Va meglio con la pizza Buitoni, ingredienti dignitosi e risultato accettabile. Continua a sfuggirmi il senso di prodotti simili che pure sono tra i più venduti, per quale motivo si compra una pizza surgelata invece di andare in pizzeria? Comodità, pigrizia, prezzo? Voi cosa dite?