Plumcake a colazione, pranzo, merenda e cena! Questa torta anglosassone è talmente buona che non dovrebbe mai mancare in casa. Vorresti prepararlo? Ecco gli errori da non fare, ma prima qualche curiosità tra plum, pund e pflaum…
La parola plumcake porta a due teorie originarie. Per una scuola significa letteralmente “torta di prugne” (“plum” sta per prugna) ma ora, in Inghilterra, questa torta è chiamata fruitcake: plumcake è invece un termine per rappresentare lo stesso dolce ma negli Stati Uniti. Per l’altra scuola, il nome plumcake fa riferimento ad un dolce tedesco farcito con prugne: il pflaumenkuchen; quindi, in realtà noi definiamo plumcake il poundcake: un pound di zucchero, uno di farina, uno di uova e uno di burro.
Non sapere perché si affloscia
Il plumcake è una preparazione molto semplice, spesso sottovalutata. Se, una volta cotto, si affloscia la calotta, vagliate una di queste tre opzioni:
- potrebbe non essere ancora cotto del tutto, quindi vi serve fare la prova stecchino: approfondirò questa tecnica più avanti;
- avete messo poca farina, oppure la ricetta ne indicava una quantità errata;
- la temperatura del forno era imprecisa, o avete aperto troppo spesso lo sportello durante la cottura
L’unica soluzione, purtroppo, è fare tutto di nuovo con una ricetta a prova di bombe. Come una delle nostre: pistacchio? Integrale ai lamponi?
Non setacciare la farina
Trattandosi di una ricetta base, ogni dettaglio fa la differenza. Il primo fra tutti è setacciare la farina. Non la setacciate? Aumentate il rischio di comparsa grumi, impedite al burro in crema di amalgamarsi e farsi assorbire in modo regolare, e infine appesantite il tutto.
Unire uova fredde
Un altro consiglio che sembra irrilevante: le uova devono essere a temperatura ambiente. Buona regola della pasticceria è , almeno nelle torte di questo tipo, mantenere la stessa temperatura per tutti gli ingredienti. Se il burro è lavorato a crema, a temperatura ambiente, di conseguenza anche le uova devono esserlo. Questo perché lo shock termico potrebbe raffreddare il burro e renderlo grumoso, senza che si amalgami alle uova stesse.
Scegliere lo stampo sbagliato
Il plumcake è bello alto, per questo motivo è fondamentale scegliere il rapporto giusto tra quantità di impasto e dimensione dello stampo. La ricetta è per uno stampo lungo 20 cm? Allora tant’è. Se volete aumentare, considerate che se si raddoppia l’impasto allora lo stampo deve crescere di 4 cm. Stessa regola invertita se volete dimezzare: se dimezzate, lo stampo deve essere di 4 cm più piccolo.
Non preparare lo stampo
Foderare lo stampo con la carta da forno è sempre la scelta più funzionale, anche se potreste tranquillamente optare per i classici burro e farina.
Non fermarsi a 3/4
Se, come si è scritto, il plumcake deve essere alto – e vale anche per quelli salati – ciò non significa che si debba mettere più impasto possibile nello stampo… perché straripa, trasformando il forno in un miasma terribile e informe. Se avete perso la proporzione dosi/stampo, regolatevi non riempendo la tortiera oltre i 3/4.
Saltare la prova stecchino
Eccoci con la prova stecchino, che sicuramente sai già fare ma ripassare fa bene. Usate uno stecchino lungo per conficcarlo al cuore della torta: se estraendolo risulta umido o con tracce di impasto, allora prolungate la cottura di 10 minuti e poi riprovate; se invece lo stecchino risulta asciutto, il plumcake è pronto. Non usate uno spaghetto: con il calore si piega e potrebbe spezzarsi nella torta: nulla di grave eh, ma recuperarlo è un po’ complicato, soprattutto se dovete regalare il dolce o portarlo da amici.