Perché Perugina dovrebbe discostarsi dall’uso che Salvini fa dei suoi baci

Dai "Bacioni!" mandati agli avversari politici ai Baci Perugina distribuiti in tv, Matteo Salvini allunga l'elenco della sua lista della spesa resa pubblica. Il celebre brand di cioccolatini, a questo punto, è chiamato a votare.

Perché Perugina dovrebbe discostarsi dall’uso che Salvini fa dei suoi baci

Quante volte, nella vita, mentre argomentavate la vostra posizione con tanto di contenuti, hanno provato a zittirvi dicendovi che, molto semplicemente, avreste dovuto essere un tantino più gentili, un tantino più tranquilli, un tantino più calmi? Moltissime, immaginiamo, soprattutto se siete una donna. Lo spiega egregiamente Michela Murgia, nel suo meraviglioso libro “Stai Zitta” (Michela, quanto ci manchi). E chissà se siamo prevenuti noi, che nel gesto di Matteo Salvini, che regala un Bacio Perugina a Lilli Gruber, ci vediamo esattamente la stessa cosa, oltre che a un’episodio quasi surreale, perché avvenuto nel mezzo di una conversazione politica interessante, in diretta televisiva, quasi fosse un’interruzione pubblicitaria operata dal Ministro dei Trasporti della Repubblica Italiana.

E nemmeno la prima a cui siamo abituati, a dire il vero.

Quell’inspiegabile “voglia di…” di Matteo Salvini

Che Matteo Salvini non abbia timore di mostrare i suoi gusti personali, scegliendo deliberatamente anche di mostrare marchi e brand anziché essere super partes, non è una novità. Esselunga, Nutella, perfino Heineken (con qualche confusione sull’italianità delle sue birre preferite). E poi la pasta: insetti sì, insetti no, quintali di pasta nei post di Salvini: Rummo, Molisana, Barilla.

Matteo Salvini fa una buona propaganda alla birra artigianale italiana? Matteo Salvini fa una buona propaganda alla birra artigianale italiana?

Salvini non ha mai fatto mistero delle sue preferenze nella lista della spesa, e non ha mai mancato di condividerle con il suo pubblico. Cosa quantomeno inusuale, per un Ministro della Repubblica. Soprattutto per uno che si occupa di altri temi, almeno ufficialmente. Ma tant’è, forse il Ministro sognava da piccolo una carriera da food influencer ed è arrivata tra capo e collo la chiamata al dovere a mettergli i bastoni tra le ruote.

Non è la prima volta, dunque, che Matteo Salvini tira in mezzo pubblicamente (e un po’ a caso, talvolta) un marchio noto. Ma per una volta, ci piacerebbe che Perugina si discostasse dall’utilizzo dei suoi celebri Baci fatto a Otto e Mezzo.

Cosa è successo tra Matteo Salvini e Lilli Gruber?

 

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La discussione tra Matteo Salvini e Lilli Gruber, prima della puntata del programma di La7 di ieri sera, andava avanti da un po’. La questione era stata aperta dal ministro sui social, con un post in cui sosteneva che la giornalista avesse d’improvviso cambiato idea sull’accoglienza ai migranti.

Lilli Gruber ha immediatamente specificato di non aver cambiato idea, bensì di aver sempre mantenuto sul tema le stesse posizioni. E lo ha ribadito al ministro in trasmissione, durante un piccolo ma acceso dibattito. Che Salvini ha interrotto, infilando improvvisamente la mano nella giacca e tirandone fuori (ipse dixit) un Bacio Perugina. D’altronde, spiega Salvini, è la giornata della gentilezza (in effetti, abbiamo controllato, la suddetta giornata esiste, ed è il 13 novembre), e lui ha pensato di prendere un Bacio Perugina per Lilli Gruber, e uno pure per la giornalista Lina Palmerini, anche lei presente al tavolo del dibattito, ma non per il povero Michele Santoro, che rimane senza cioccolatino e lo fa pure notare all’ex vice presidente del Consiglio. Perché, evidentemente, gli uomini non hanno bisogno di gentilezza, né di Baci Perugina.