E allora ditelo. Ditelo che il vostro sogno nel cassetto è sempre stato quello di fare lo yogurt nella pentola a pressione.
Ditelo, perché altrimenti non si spiega lo strabiliante successo della pentola a pressione versione 2.0 –vale a dire una pentola a pressione elettrica— il cui marchio più conosciuto, cioè Instant Pot, ha venduto qualcosa come tre milioni di pezzi tra Stati Uniti e Canada nel solo 2015, diventando un fenomeno di massa.
Come ha raccontato il New York Times, la febbre per la pentola a pressione elettrica ha contagiato tutti, cuochi provetti, food blogger e giornalisti di settore.
Solo su Amazon – dove due diversi modelli di Instant Pot sono attualmente nella Top 10 dei prodotti più venduti della sezione Kitchen and Dining, mentre in Italia il prezzo è sceso fino a 99 euro – si contano a oggi 15.000 recensioni, mentre la pagina Facebook dedicata è invasa da 360.000 membri, che condividono l’amore per l’innovativa pentola scambiandosi consigli e ricette.
Il mercato delle pentole a pressione elettriche, infatti, è in rapido e costante aumento in USA e Canada, e sta lievitando anche nella vecchia Europa, dove le pentole a pressione elettriche sono disponibili già dal 2014.
E qual è il segreto di un tale successo? Probabilmente la versatilità della pentola. che racchiude in sé molte funzioni: Instant Pot infatti cuoce il riso, può essere programmata per cotture lente, cuoce a vapore, fa lo yogurt e può anche scaldare i cibi o mantenerli in caldo.
Ma vediamo meglio in che cosa si differenzia Instant pot, così come tutte le pentole a pressione elettriche, dalle quelle tradizionali, che da decenni siamo abituati a usare per cuocere zuppe di ceci o minestre di lenticchie.
No, la pentola a pressione elettrica non scoppia
Allora, confessiamolo: quanti di noi, sollevando il braccio collocato sul coperchio della pentola, non hanno timore, almeno per una frazione di secondo, che il passato di piselli esploda ovunque per le piastrelle della cucina nonché sul proprio viso attonito?
Bene, con Instant Pot e le sue sorelle, questo non accade. Ce lo assicurano i produttori, in quanto le pentole elettriche sono state progettate con una serie di sistemi di sicurezza auto-regolanti, che attraverso sensori appositi tengono sempre sotto controllo pressione e temperatura, proprio per evitare disastri e inconvenienti. E no, non state lì a obiettare che anche sensori e sistemi di sicurezza potrebbero far cilecca, disfattisti!
Cuoce in tempi brevi. Più veloci di una pentola a pressione
Una volta rimosso il recondito timore di scoppi in faccia, quello che ci fa, o ci dovrebbe far amare la pentola a pressione in versione elettrica, è il risparmio di tempo che assicura. E questo è innegabile. Comunque, per testare le prestazione della pentola, i giornalisti del NYT hanno realizzato alcune ricette.
Che hanno dato risultati confortanti: un’intera spalla di maiale è cotta perfettamente in soli 90 minuti, tenera e succosa, cosa che su un normale fornello avrebbe richiesto circa sette ore di cottura. Anche le cosce di agnello erano morbide e vellutate in soli 40 minuti, mentre le costole si sono staccate dall’osso in soli 30 minuti e le costine erano perfette dopo soli 20 minuti.
Ma è nel brodo di ossi –tipica preparazione americana– ricchi di collagene, che la pentola tecnologica ha dato il suo meglio: nel solo spazio di un pomeriggio, al posto dei consueti due giorni di cottura a fuoco lento, il brodo era perfetto, denso e saporito come deve essere.
Con il pollo è andata meno bene
Disfatta totale per il pollo, ahinoi, che di arrostito aveva ben poco. Del resto, i miracoli non son soliti bazzicare tra pentole e pignatte, e così il povero pollo, intero, è risultato flaccido e con la pelle molliccia; e tutti sappiamo quanto “gradevole” sia la pelle del pollo in queste condizioni.
E come se non bastasse, la carne era pure asciutta e stopposa. Molto meglio i petti di pollo senza pelle cotti a vapore — un’altra funzione della pentola– m, detto tra noi, quanti sono così entusiasti di mangiare petti di pollo al vapore?
Ehm, neanche con le verdure è andata benissimo
In compagnia del pollo ci finiscono pure le verdure: broccoli, cavoli, zucchini e finocchi, con la sola eccezione di bietole e carciofi, sono risultati mollicci e poco attraenti. Meglio lasciar perdere. Ma c’è di più.
E’ vero infatti che il ricettario indica che la maggior parte delle verdure cuoce in soli cinque minuti, ma non tiene conto –il meschino– del quarto d’ora che serve alla pentola per andare in temperatura e del tempo di riposo necessario per rilasciare la pressione.
Morale: i 5 minuti si trasformano così in 20 minuti. Conclusioni: per cibi che cuociono normalmente sul fornello in meno di venti minuti, che utilità c’è a usare una pentola a pressione, per quanto elettrica e sicura?
Niente da fare nemmeno con il croccante
Nessuno si sognerebbe mai di richiedere a una pentola a pressione croccantezza o effetto scrocchiarello. Abbiamo ormai consapevolmente sacrificato cibi croccanti e tostature sull’altare del risparmio di tempo, ottenendo sì’ in cambio cibi rapidi e veloci, ma anche flaccidi e mollicci.
E se una normale pentola a pressione non può garantire cibi rosolati e croccanti, nemmeno la versione elettrica riesce nell’impresa. E non potete nemmeno barare, dando preventivamente una rosolata sul fornello: anche infilando alimenti ben rosolati nella pentola, questa trasformerà comunque la croccante crosticina in un involucro dal sapore di bollito. Ma già lo sapevamo.
Il riso? Così così
Certo, il riso cuoce più velocemente. In compenso risulta pesante e gommoso: vale davvero la pena di risparmiare dieci minuti per mangiare un risotto dal sapore di bollito?
Con le zuppe di legumi fa miracoli
Ma se polli e patate arrosto non sono il massimo nella pentola a pressione, tradizionale o elettrica, nell’Instant Pot ceci e lenticchie vengono una meraviglia.
Si possono inserire i legumi, programmare la pentola, andare al supermercato o a fare una bella passeggiata e poi tornare con la zuppa già bell’e che cotta. E soltanto in un’ora, al posto delle canoniche tre o quattro che i legumi richiedono. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Yogurt: chi l’avrebbe mai detto?
Ebbene sì, la pentola a pressione elettrica fa un ottimo yogurt: i fanatici del “fai da te” possono cominciare a gongolare.
D’altronde, vuoi mettere la grande soddisfazione di farsi velocemente in casa, da sé, il proprio yogurt? Con buona pace di chi sostiene, a ragion veduta, che gli yogurt home made non siano poi così igienici né così salutari.
Ma il meglio sono le … uova sode
Via quel sorrisetto di scherno, la verità è questa: il suo massimo, la prodigiosa pentola lo dà con le uova sode.
Non cuociono in meno tempo, no, ma in compenso la pressione fa venire via il guscio come per incanto, senza lasciare crateri e unghiate, per niente gradevoli sopratutto per i vostri ospiti, e restituendo un uovo perfetto, liscio, integro e splendente.
Non vale forse la pena di avere in casa un tale prodigio anche solo per ottenere uova perfette?
Concludendo
Come in ogni relazione affettiva che si rispetti, anche con la pentola a pressione elettrica bisogna venire a patti. Occorre tolleranza, comprensione, ascolto e compromesso: non chiediamo alla poveretta cose che non può fare, accettiamo i suoi limiti, non pretendiamo cosciotti arrostiti o patate croccanti, non ce la può fare.
Apprezziamone invece i lati positivi, che sono tanti: sicurezza, tempi brevi, buone zuppe di legumi e perfette uova sode.
E avremo gettato le basi per una lunga, stabile, e soddisfacente relazione di reciproco affetto. Sempre che lei sopporti i nostri –tanti– lati negativi, s’intende.
[Crediti | Link: New York Times]