Come fare un pan di Spagna sofficissimo

Un pan di Spagna sofficissimo e bello alto non è una leggenda: esiste ed è alla portata di tutti, basta conoscere gli ingredienti e seguire tutti i nostri consigli.

Come fare un pan di Spagna sofficissimo

L’uomo è capace di cose straordinarie, impensabili, mitiche, che ci si creda o no: il pan di Spagna sofficissimo, alto e leggero è una di queste. E non serve nemmeno essere pasticceri provetti, basta seguire alcune regole ben precise. In questo articolo parlerò di temperature, farina, cottura, conservazione e dei pan di Spagna alternativi tra i più apprezzati.

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Base nobile della pasticceria, il pan di Spagna è speso confuso o associato alla sponge cake: una preparazione anglosassone che tuttavia contiene ingredienti in più come agente lievitante e burro. Non solo, quindi, non ha nulla di inglese ma non si può dire nemmeno che l’origine sia insita nel suo nome: il pan di Spagna nasce sì a Madrid nel Settecento, per mano di un pasticcere italiano. Ligure, per la precisione: il Giobatta, alias Giovan Battista Cabona, che prese ispirazione sia da un biscotto portoghese sia dal savoiardo piemontese.

Lievito per un pan di Spagna sofficissimo? No.

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Gli ingredienti per il pan di Spagna sono pochi, semplici, che fan parte della cucina comune, ma non per questo possiamo miscelarli a caso o dando per scontato alcunché. Per quanto si tratti di una base (anche se non è del tutto corretto, perché il pan di Spagna può essere anche protagonista), la verità è che servono molta precisione e pazienza: senza, questa delizia non viene. Partiamo quindi col mettere le cose in chiaro: non è pan di Spagna, se ci mettete il lievito. Il volume, in questa preparazione, è conferito solamente dall’abilità con cui si montano le uova insieme allo zucchero, e da come – poi – si incorpora la farina.

Uova e aromi

Potete montare prima solo gli albumi e incorporare i tuorli solo in un secondo momento, oppure montare le uova intere: i requisiti non cambiano, e sono costanza, calma e la giusta temperatura. Se scegliete di iniziare con gli albumi, ricordatevi di aggiungere lo zucchero a più riprese, dal momento in cui gli albumi iniziano a gonfiarsi, e intervallando ogni aggiunta di qualche minuto. Gli aromi, molto importanti (generalmente sono vaniglia o scorza di agrume), sono da aggiungere all’ingrediente più grasso della ricetta: in questo caso, quindi, i tuorli.

Questione di temperature

Le due scuole di pensiero principali riportano indicazioni diverse, ma entrambe escludono categoricamente una cosa: le uova fredde. Si parla semplicemente di “temperatura ambiente” da una parte, mentre dall’altra si suggerisce una temperatura più precisa ovvero 45°C. I 45°c sono comodi se si parte da uova intere, da scaldare delicatamente a bagnomaria insieme allo zucchero (che fa da anticoagulante) prima di montarle.

Come incorporare la farina nel pan di Spagna

Si parla di farina 00 debole o di fecola di patate mista a farina 00. La differenza tra le due scelte sta solamente nel fatto che, con un mix di farina e fecola, il pan di Spagna sarà più friabile e con alveoli ancora più piccini. In ogni caso, non incorporate le polveri alla montata di uova ricorrendo alla planetaria o alle fruste elettriche: smontereste tutto quanto. Questa fase della ricetta va eseguita a mano, setacciando le polveri un paio di volte e usando una marisa. I movimenti sono delicati, dal basso verso l’alto raccogliendo bene sul fondo.

Per il pan di Spagna al cacao

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Le proporzioni di cacao nel pan di Spagna variano in base al gusto (tanto, il cacao è buono sempre anche quando è cotto in padella) e alla tecnica scelta: su 100 g di polveri, in generale servono 20-30 g di cacao. Questo ingrediente va setacciato insieme a farina e fecola in modo tale che la sua grassezza non opponga resistenza provocando grumi o facendovi accanire sull’impasto bello montato.

Per il pan di Spagna col bimby

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Il bimby, per poter ottenere un pan di Spagna sofficissimo, va usato al pari di una planetaria: possiamo montare le uova e lo zucchero al suo interno, ma poi è necessario procedere a mano nel momento in cui vanno incorporate le polveri. Abbiamo provato, ecco la nostra versione con il bimby.

Per il pan di Spagna senza glutine

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Il discorso per fare un pan di Spagna sofficissimo senza glutine è un tantino più delicato, perché è più complicato trovare la proporzione ideale tra polveri e uova. C’è chi usa solo amidi (quello di mais, soprattutto, ma anche la tapioca), o farine deboli naturalmente prive di glutine come la farina di riso o di quinoa. Servono circa 150 g di polveri ogni 5 uova medie. Per un pan di Spagna senza glutine al cacao, potreste provare in alternative l’elegantissima marquise.

Come capire quando è cotto il pan di Spagna

Ci sono due soluzioni per capire quando il pan di Spagna è cotto a puntino. Il primo è il metodo tradizionale dello “stecchino” di legno: lo infilzate al cuore, lo estraete e se ne esce asciutto o con briciole allora l’impasto è cotto. Il secondo è più preciso e può essere messo in pratica solo tramite il termometro da cucina, a sonda: il pan di Spagna è cotto quando al cuore raggiunge i 94°C.

Come mantenere morbido il pan di Spagna

Il pan di Spagna può essere conservato abbastanza a lungo, se conservato in un contenitore ermetico ben avvolto nella pellicola alimentare. Potete lasciarlo intero, potete tagliarlo a dischi una volta freddo, e potete anche congelarlo in entrambi i formati: si manterrà morbido, una volta scongelato.