A quanti piace l’origano? E in quanti sanno come essiccarlo a casa? Questa è una delle erbe aromatiche più apprezzate al mondo, ma anche più rappresentative dell’Italia insieme al basilico: la usiamo per completare il sapore di insalate e bruschette, ci piace metterne un po’ sulla pizza, lo usiamo per impreziosire carne e pesce, siamo abituati per tradizione a tenerne un mazzetto sempre appeso in casa per profumare l’aria.
Da fresco – in foglioline piccole, tondeggianti e carnose – può essere coltivato in vaso piantandolo in inverno per vederlo fiorire nelle belle stagioni: si può raccogliere da maggio a settembre, per tutta la primavera e l’estate, stesso periodo in cui si trova anche spontaneo. Scegliete invece agosto per essiccarlo.
Se il periodo per raccoglierlo e gustarlo fresco è così lungo, perché essiccarlo allora? L’origano è essiccato per molte ragioni, prima tra tutte la conservazione: se riuscite a raccogliere rametti in abbondanza potrete averne sempre a disposizione tutto l’anno, fare scorta per conferire una nota calda ed estiva alle vostre pietanze più invernali. In più, l’origano essiccato sprigiona un’aromaticità intensissima. In cucina, poi, l’origano secco è più versatile rispetto a quello fresco.
Essiccare l’origano al sole
Non tutti gli alimenti sono adatti per essere essiccati al sole, per questioni di igiene e di rischio che si sviluppi umidità dannosa e muffe o altro. L’origano (le erbe in genere), invece, è perfetto: si asciugherà in fretta e senza intoppi! Raccogliete un po’ di rametti, eliminate eventuali foglioline morte o rovinate, quindi stendeteli senza sovrapporli su una rete a maglie strette (va benissimo, ad esempio, la maglia che si usa per appoggiare le padelle sui fornelli). Esponete al sole, possibilmente senza adagiare la maglia direttamente sul piano ma lasciando un paio di centimetri di sospensione. Dal mattino alla sera, se il sole è stato continuo, dovrebbe essere pronto.
Essiccare l’origano al chiuso (in casa)
Essiccare in casa l’origano è semplicissimo, solo con tempistiche più lunghe rispetto al primo metodo. Preparate i rametti come appena indicato, ovvero recidendoli e pulendoli per bene, quindi raccoglieteli a fasci non troppo abbondanti. Pareggiate le estremità recise e legatele saldamente con uno spago da cucina. Appendete il mazzetto di origano a testa in giù, in luogo fresco ma asciutto, al riparo dalla luce diretta.
Essiccare l’origano con essiccatore
L’essiccatore è molto utile in questi casi, perché fatto apposta per regolare temperature basse con molta precisione, e perché dotato di gratelle che lasciano fuoriuscire l’umidità. Essiccare l’origano con l’essiccatore permette anche di occuparvi direttamente delle foglioline, senza coinvolgere il rametto intero. Distribuite per bene le foglie di origano senza sovrapporle e in maniera omogenea su tutto il piano a disposizione, quindi azionate l’essiccatore a 60-70°C per alcune ore.
Essiccare l’origano in forno
Volendo, è possibile essiccare l’origano anche in forno, con una tecnica molto semplice. Tuttavia, i rischi sono tre: impostare una temperatura troppo alta (se il forno non è digitale, è facile sbagliare anche di molti gradi), lasciare troppa umidità nell’abitacolo, probabilissimo rischio di perdere parte dell’aromaticità naturale. Procedete così: impostate il forno statico alla temperatura più bassa possibile, disponete i rametti di origano sulla leccarda foderata con carta da forno, infornate lasciando la valvola aperta (o il classico cucchiaio di legno). Le tempistiche variano a causa di molti fattori, quindi controllate ogni 10 minuti e sfornate l’origano quando le foglioline si spezzeranno croccanti.