MasterChef 5: la Twittercronaca

La Twittercronaca della puntata di Masterchef 5 del 18 febbraio 2016. Tutto quello che è successo raccontato con lo stile inimitabile di Dissapore

MasterChef 5: la Twittercronaca

Dopo la moria dell’ultima puntata siamo agli sgoccioli.

Gli aspiranti MasterChef sono solo sei.

La nuova puntata inizia “al cinema”.

Abbiamo 6 poltroncine e un Joe Bastianich che regala pop corn per la proiezione.

Così, a caso, vengono distribuiti film agli sventurati, con annesse ricette. Se a Lucia capita “Il Postino”, Maradona sceglie “Harry ti presento Sally”: shock. Non conosce il film…

A Dario tocca “Il Gladiatore” e la zuppa di farro, a Lorenzo capita “Kill Bill” e, manco a dirlo, dovrà cucinare (si fa per dire) il sushi alla Tarantino; .


Erica si cimenta con “Il pranzo di Babette” e l’impronunciabile quaglia al sarcofago ripiena di surpecazzola. Ad Alida tocca Ozpetek e un piatto di spaghetti e carciofi da ripetere, ma tanto lo sappiamo tutti che

Inaspettatamente Lorenzo, che ha mangiato sushi una sola volta in vita sua, butta lì un sushi di buon aspetto e, pare, pure buono.

Anche Lucia se la cava piuttosto bene con gli spaghetti carciofi e pomodoro, mentre c’è chi non la prende bene.

Il terzo miglior piatto è quello di Erica, la quaglia alla Babette. Farcitura okay, cottura ottimale, sguardo benevola di Cannavacciuolo. Tutto fa ben sperare, insomma. Ma non è mai detto, eh!

Comunque, intanto, è Erica la migliore della prova. E state certi che, col buon sangue che corre tra lei e Lucia, non avrà problemi ad ostacolare qualcuno. Qualcuno a caso.

In dispensa ci sono tre fantastiche cosucce che, a detta di Cracco, i concorrenti potrebbero non aver mai visto in vita loro. Ecco il bello di MasterChef: vedere anche le stranezze della cucina. Tutto pesce: ma pesce, diciamo di serie b. A presentarne doti e difetti a Erica ci sono tre splendidi pescatori. Ad esempio? La malandra: il fegato del polpo, urca.

Come seconda scelta c’è un elemento un po’ hard, direttamente dal foodporn tonno: il lattime, lo sperma di tonno. Alla faccia.

E poi, così per non farci mancare nulla, i percebes. Quei piccoli crostacei che costano come il caviale, vengono dalla Galizia e che non potremo permetterci nemmeno nel menu del giorno del nostro matrimonio. Dunque, ricapitolando:

Erica, dopo aver ascoltato i consigli degli esperti, sceglie i percebes che in realtà pur sconosciuti ai più, sono meno repellenti del resto. Resta il fatto che i nostri MasterChef non sappiano nemmeno da che parte si prendono i percebes. Dicevamo, perce cosa?

Nella dispensa si aggirano concorrenti intenti a ficcare i nasi nei percebes, cercando di capire da che famiglia animale provengano. E, una volta annusati, via di spesa praticamente alla cieca. C’è chi ci farà il risotto, chi non sa nemmeno come cuocerli, chi tenta di cucinarli in dodici modi diversi in tempo zero. Insomma, ognuno li prende come sa, come può.

Maradona, dopo aver tentato di morire mangiando un percebes crudo, opta per uno sbollentamento. Dario chiude tutto in un raviolo, Erica impasta i passatelli. Ma viene letteralmente massacrata da Cracco.

Lucia col risotto se la cava piuttosto bene, pensate che Bastianich le fa persino i complimenti.

Maradona se la cava bene, con un piatto brodoso non totalmente invitante. Alida, MasterZuppa, dal suo ricettario tira fuori una zuppa (l’avreste mai detto?) e consìquista Cannavacciuolo.

Lorenzo tira fuori un gran bel piatto, ma Bastianich e il prezzemolo non vanno troppo d’accordo. Dario, invece, tira fuori il peggio col suo raviolo aperto. Hai detto raviolo e poi aperto? Mannaggia che delusione…

Che barba, che noia: vince Alida col cucchiaio in tasca. A sfidarsi come “peggiori” sono Erica, Lorenzo e Dario. Ma dopo i lardellati assassini degli ultimi due mesi, è il povero Darione a dover abbandonare il programma.

Alida, da vincitrice, può scegliere di mandare direttamente al pressure test uno dei peggiori: Lorenzo è il malcapitato. Già Alida non era proprio una delle mie preferite, ma adesso basta dai. No, non è giusto.

L’esterna, come al solito, è una meraviglia. Porto Venere rules. Liguria rules.

Stavolta i concorrenti (sono solo in 4) si sfidano con un faccia a faccia, senza squadre e grembiuli colorati dell’asilo. Alida, Maradona, Erica e Lucia cucineranno per il critico Enzo Vizzari, il “papà” delle Guide Espresso, aria bonaria e paciona, non proprio il tipo da cui ti aspetti bordate alla Bastianich. Ma mai dire mai.

Intanto, a ogni concorrente viene affidato un tutor: 4 giudici per 4 concorrenti.

A ciascuno il suo ingrediente: a Lucia – versione Rachida – un batti batti (non è uno scherzo, ma il secondo crostaceo più sconosciuto del pianeta dopo i percebes).

Maradona, tallonato da vicino da Barbieri, si prepara al giudizio di Enzo Vizzari cucinando la sua sogliola. Una tristezza, visti i pescioni che gli sono passati sotto il naso ma che Alida ha scelto di non assegnargli. Comunque ho detto Maradona e Enzo Vizzari nella stessa frase: e si sa che con Maradona nei paraggi, si rischia grosso.

Erica, con il fiato di Chef Cannavacciuolo sul collo, si cimenta nella gallinella.

Alida e il coniglio: niente pesce per la principessa del consommé. Tanto lo sappiamo che la maestrina la spunterà anche stavolta, me lo sento.

Vizzari, seduto comodo comodo, giudica e interroga. E’ buonista, non affossa ma accarezza. Caruccio lui! Gli vogliono già tutti bene. E ti credo! Darebbe, dice lui, 15 punti almeno a tutti. Fate conto che Bottura ne ha 20 sulla Guida Espresso. O sono dei geni indiscussi, o Vizzari è di manica larga in tv.

Alida, rieccoci, la spunta. E vabbè, forse questa è brava davvero. Certo, non una MasterSimpatia, ma qui stiamo giudicando i piatti. O no?

Al pressure vanno tutti gli altri. E la nostra benamata piagnona assiste comoda sul balcone.

Pressure in arrivo per Erica, Lucia e Maradona. Sotto la cloche c’è un pesce San Pietro con pinoli, acciughe, scarola e quant’altro. Nessuna fantasia contemplata: i pressati dovranno solo seguire Cannavacciuolo, la sua ricetta, naturalmente realizzata in diretta. Live, proprio, non come Sky che stasera è ballerino.

Antonino al lavoro è di un sexy impareggiabile. Altro che Cracco, signore mie.

I malcapitati tentano di stare dietro alla cintura nera Cannavacciuolo, ma loro sono alla prima lezione di judo. Antonino si muove come una libellula, mentre gli altri sudano copiosamente tentando di tenere il ritmo.

I risultati sono non proprio copie fedeli dell’originale, ma il piatto di Maradona ne esce come il più somigliante. Quello di Erica, invece, prende una nuance leggermente diversa.

Ma peggio di lei ha fatto Lucia, che ha cannato la cottura del pesce. Non è giusto, non è giusto, non è giusto. Alla sfida finale vanno Lorenzo e Lucia.

E’ guerra, non fredda, non a bassa temperatura. Bollente. Di 10 ingredienti da poter utilizzare, i concorrenti possono buttarne nell’umido ben 5 e lasciare all’avversario una spesa monca e senza senso logico. Lucia opta per interdire Lorenzo ad ogni forma di proteina, lasciandogli solo contorni degni di una lasagna veg. Lorenzo, invece, opta per la strategia del more is more: Lucia è costretta a inventarsi qualcosa con cervo, prosciutto, moscardini, fregola. E intanto…

Alla fine veg vince su tripudio onnivoro: Lorenzo sale in balconata e la mia sindacalista del cuore è fuori. A volte la vita è brutta.

A me dispiace, insomma. Quel donnine rude, oltre a un cuore di mappazzone, nascondeva pure un cuore. Credo. Lasciamoci così: