Ci sono alcuni che al gelato o al sorbetto preferiscono altro, qualcosa di più o qualcosa di “meno”, qualcosa di fresco, divertente da fare e da assaporare in compagnia: parlo di milkshake, frappè, smoothie… insomma tutta quella famiglia di preparazioni su cui spesso c’è molta confusione. Infatti la domanda è: ma conoscete tutte le differenze tra uno e l’altro?
Fondamentale conoscerle, non sia mai che entrate in una gelateria o bar, ne chiedete uno e vi arriva un’altra cosa. Eccovi quindi una piccola e chiara guida per non sbagliare più!
Alla base: latte, gelato o niente?
Se il milkshake può essere considerato un frappè arricchito, lo smoothie può essere considerato in qualche modo un frappè basico. Mi spiego meglio: nello smoothie non è previsto altro nella base se non frutta e ghiaccio, nel frappé si aggiungono latte o gelato alla frutta, nel milkshake si aggiungono gelato e ghiaccio, oltre a sciroppi.
Frullati e centrifugati
Sulla differenza tra frullato e frappè ci sono molte contraddizioni, ma fondamentalmente un frullato è la versione semplice del frappé: se quest’ultimo può contenere anche gelato, il frullato prevede solamente latte freddo. Per il centrifugato c’è proprio una tecnica diversa alla base, nella preparazione e negli strumenti coinvolti; inoltre, in un centrifugato sono inclusi ortaggi in genere… quindi, verdure oltre alla frutta.
La frutta non è comune denominatore
Se per frullati, centrifughe, frappè e smoothie la frutta fresca o già in purea costituisce base imprescindibile, questa cosa non vale per il milkshake. Quest’ultimo, che appunto è a base di gelato perlopiù, non contiene necessariamente frutta fresca. Negli States usano gelato alla frutta, oppure sciroppi.
Aromi e aggiunte
Nei frappè, frullati e smoothie sono “ammesse” – posto che non sarete arrestati, se infrangerete tale regole eh – spezie e aromi come la vaniglia naturale; nel milkshake si parla quasi di un dessert: quindi via libera a tutto tra sciroppi, biscotti e wafer, panna montata, zuccherini, caramello e salse, cioccolati vari. Ecco un esempio di milkshake.
Consistenza
Più la preparazione è basica (frutta + latte) e più sarà liquida. Il più liquido tra i tre è il frappè, a seguire lo smoothie che solitamente è come una purea, infine il milkshake: anche il più basico (gelato e ghiaccio) ha comunque una consistenza corposa… in sostanza, se per i primi due potete usare la cannuccia, per il milkshake fareste molta fatica.
Quantità
Qui non ci sono regole precise, ma diciamo che più la complessità della ricetta si fa sentire e più la quantità – paradossalmente – diventa importante. Quasi trionfale. Un bel bicchiere di smoothie, in media 250-350 ml di frappè, un milkshake da minimo mezzo litro e 60 cm in altezza comprensivi di panna montata e ciliegina. E, ovviamente, due cannucce come nei migliori film anni Cinquanta.
Quanto a calorie
Dopo tutte le premesse fatte, è molto semplice stilare la classifica della preparazione più calorica. Medaglia di bronzo allo smoothie che altro non è che frutta; medaglia d’argento al frappè soprattutto se fatto con base di latte; super medaglia d’oro al peccaminoso milkshake!