Un creme caramel sdrammatizza come un accessorio colorato, anzi no, come Filippa Lagerback. Il creme caramel è come uno Chanel, always in style. Se non hai comprato le scarpe che sognavi non sottovalutare il ruolo di un creme caramel.
Spiego al fidanzato che il training autogeno serve a scacciare il senso di colpa, l’universo si è messo a dieta prima di Natale mentre io preparo dolci. “Ma tu cosa vuoi capirne, superfluo pezzo di carne maschile”.
IL LIBRO DELLO CHEF ALL-BLACK.
Combinazione, ho appena ricevuto in regalo “The Food I Love“, libro di ricette di Neil Perry, chef australiano che supera di slancio molti criteri di selezione per potenziali partner. Il suo creme caramel è la più grande ricetta dopo il weekend: 6 uova e 6 tuorli per un litro di latte, zucchero e vaniglia. Bonus: ci sono le dosi in grammi. In un libro scritto in inglese. Declino la passione per lo chef bello come un All-Black. Non sarà facile replicare il caramello dorato del libro su cui lo sguardo è fermo da 15 minuti, il mio, l’ultima volta, richiamava un brodino ospedalizio.
FOODBLOG, ADESSO.
Nell’improvviso deserto di dosi adeguate (uova sì ma quante?) scopro chi ne usa molte intere e pochi tuorli e chi, viceversa, un gran numero di tuorli. Vabbé, anche. Ma qui le condizioni non negoziabili sono due: 1) Come fare il caramello. 2) Come non fare impazzire le uova. Trovo il posto giusto. Risposta N°1: non mescolare acqua e zucchero ma muovere piano il pentolino che li contiene fin quando iniziano a caramellare. Risposta N°2: batterle delicatamente insieme allo zucchero, evitando di incorporare molta aria. Bene, è il mio momento.
LA RICETTA PERFETTA.
Ingredienti: 500 gr latte intero, 3 uova ed un tuorlo, 120 gr di zucchero, una stecca di vaniglia.
Per il caramello, 100 gr di zucchero, un cucchiaio raso d’acqua.
In un pentolino porto a bollore il latte a cui ho unito una bacca di vaniglia, incisa nel senso della lunghezza; allontano subito dal fuoco e faccio riposare per 15 minuti per fare in modo che il latte assimili il profumo di vaniglia.
Rompo le uova in una ciotola, aggiungo lo zucchero e lavoro molto lentamente per evitare che il composto incorpori troppa aria.
Tocca al caramello. Verso lo zucchero e un cucchiaio d’acqua in un pentolino che metto sul fuoco dolce. NON MESCOLO, e faccio cuocere fino a quando il composto si trasforma in caramello dal colore ambrato. Lo verso in 6 stampini da crème caramel.
Filtro il latte e lo unisco al caramello, quindi verso tutto negli stampini. Li sistemo in una teglia a sponde alte riempita d’acqua fredda che inforno a 150-160°C per un’ora e un quarto circa. Il creme caramel è pronto quando la crema è si è rappresa pur essendo ancora morbida.
Lascio raffreddare nell’acqua prima di trasferire gli stampini in frigo, paziento almeno tre ore prima di capovolgerli e scofanarli uno dopo l’altro. Scusate, un’incontrollata esplosione di libido gastronomica.
P.S.
1) Cose cui dovreste stare attenti: non fate bollire l’acqua durante la cottura (la bravissima autrice di libri di cucina Annalisa Barbagli consiglia in questo caso, di aggiungere un paio di cubetti di ghiaccio).
2) Accertatevi che PER NESSUNA RAGIONE l’acqua sbordi nei dessert, sarebbe la fine di un sogno.
[Crediti | Link: Amazon.co,. La cassata celiaca, Cuoci cuci dici, La ciliegina sulla torta. Immagini: Silvia Fratini]