La mozzarella di bufala allunga la vita? Nemmeno se il formaggio diventa obbligatorio nei ristoranti

Il confronto a colpi di "bufale" tra il ministro Francesco Lollobrigida e il Gambero Rosso, tra mozzarelle che allungano la vita e carrelli di formaggi tassativi.

La mozzarella di bufala allunga la vita? Nemmeno se il formaggio diventa obbligatorio nei ristoranti

La mozzarella di bufala allunga la vita? E i carrelli di formaggi italiani saranno imposti nei menu? Non si ricorda l’ultima volta in cui il tema caseario avesse un ruolo così centrale nel dibattito e spazio sulle cronache come in questi giorni. Certo, preferiremmo che fossero altri i presupposti che ci impongono di affrontare il tema formaggio, ma a volte anche un sano “purché se ne parli” può essere comunque un buon punto di partenza.

Posta questa ottimistica chiave di lettura, passiamo al riassunto dei fatti che hanno portato niente meno che il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (o più probabilmente il suo ufficio stampa, dimostratosi solerte nell’occasione) a scrivere direttamente al Gambero Rosso per chiarire la situazione.

Nelle puntate precedenti: i formaggi obbligatori nei ristoranti

formaggi

Da testata che non hai risparmiato perplessità -e ilarità- nei confronti di Lollobrigida, vederlo all’attacco armato di umorismo ci è sembrato uno spettacolo surreale. Il tema del contendere è l’ormai famigerata dichiarazione, rilasciata al direttore della testata gastronomica Marco Mensurati durante il Vinitaly appena terminato, sulla volontà ministeriale di imporre ai ristoratori l’obbligo caseario. Ora, Mensurati, nel suo nuovo corso, ha già dato ampia dimostrazione di saper condurre in modo scaltro il gioco della notiziabilità, e quella servita dal ministro era una chicca troppo gustosa. Rilanciata con forza, ha sortito gli effetti voluti, con una valanga di reazioni e meme, da un più cabarettistico “l’uomo che sussurrava ai caciocavalli”, alle costernazioni della comunità vegana.

Lo sfottò di Lollobrigida

francesco lollobrigida

Talmente golosa era l’esternazione di Lollobrigida da aver probabilmente fatto cadere anche la redattrice del pezzo in tentazione, e costringendo il ministro a delle precisazioni, per quanto bonarie. Il cognato del Presidente del Consiglio si è dimostrato, com’è giusto che sia, avido lettore di giornalismo gastronomico, e ha preso le mosse da un altro recente articolo del Gambero Rosso “Ecco perché la mozzarella di bufala allunga la vita” (in cui il presidente del Comitato scientifico del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop curiosamente attribuisce qualità quasi taumaturgiche al prodotto che rappresenta), per smontare la “bufala” che lo riguarda. Così scrive il ministro: “Non so se le mozzarelle, straordinario alimento, davvero sortiscano questo effetto ma certo la suggestione del titolo mi ha fatto riflettere sull’uso comune attribuito ai giornalisti che valorizzano le bufale.”

Non ci saremmo mai sognati di scrivere una cosa del genere, ma quel che è giusto è giusto: game, set, match per Lollobrigida.