Faccio outing: sono incredibilmente attratto dalle riviste di cucina. Se nei baracchini in piazza sei costretto al mordi e fuggi, inquietato dalla giornalaia già imbarazzata che un uomo scruti quei periodici vestiti di leccornie fin dalla copertina, nelle edicole più grandi hai tutto il tempo per farti rapire
Si parte dalle rivistine mini per finire con i manualoni, ma settimanali e mensili occupano un grande spazio nelle bancate dei chioschi, sempre più affollate.
Non mi perdo mai la ben fatta Cucina Moderna, volentieri se c’è un libretto monografico in allegato, perché la grafica accessibile mi fa sentire adeguato. Poi c’è Sale & Pepe, dal fresco restyling, con i suoi interminabili spin-off che mi accontento di sfogliare mentre l’edicolante sonnecchia. Il prezzo basso del neonato La Prova Del Cuoco Magazine si fa ben volere, nonostante l’allegria immotivata di Antonella Clerici. Ma volendo ci sarebbe pure La Cucina Italiana, dall’eleganza riuscita, diretta da quella Paola Ricas che ogni venerdì elargisce giudizi proprio a casa della menestrella Antonellina, però costa un po’ di più, ma sempre meno della bibbia Alice, quella dei cuochi sorridenti via cavo.
E gli allegati dei settimanali? DiPiù Tv Cucina, Vero Cucina, Sorrisi In Tavola: i preferiti degli affezionati che li scelgono per ravvivare (soltanto teoricamente) gli stantii menù familiari.
Ho omesso l’imperdibile Gambero Rosso, i tascabili Guida Cucina, Cucina No Problem, firmati dalla factotum Laura Maragliano (in Mondadori la cucina è sua), fanno gola per il prezzo mini. Ma anche Subito Pronto e Cucinare Bene, i più longevi, senza contare le innumerevoli pubblicazioni spesso monografiche ma dal costo proibitivo, che rapiscono trasformandoti in un insospettabile collezionista lontano dai fornelli.
Sono un caso da ricovero? Ai giornali dedico il blog Stampacadabra, e da una settimana — grazie Dissapore che mi dai la possibilità di presentarlo — ho lanciato una sorta di esperimento, l’iniziativa Letto & Eletto per eleggere i migliori quotidiani e periodici del 2011, in tutti i settori. Anche quello culinario.
Perché quei settimanali, mensili, bimestrali e oltre, fanno venire l’acquolina, sono chiari e colorati, ti acchiappano per la gola facendoti sognare piatti principeschi in pochi passaggi, e sono attenti a sfornare libercoli dal dorso abbinabile alla tua libreria. Tutti, prima o poi, abbiamo ceduto alle lusinghe di queste pubblicazioni. E voi?
Quali sono le vostre riviste di cucina preferite? Acquistate anche i libricini in allegato? Oppure cedete soltanto in libreria, snobbando le migliaia di periodici che facendo leva su un prezzo di copertina accessibile promettono di ravvivare la vostra creatività a comando? Dite pure la vostra, nei commenti e votando direttamente i giornali che insaporiscono le vostre giornate, di cucina ma non solo. Anche perché, per ora (o ancora per poco), nessuno utilizza con tranquillità un iPad scintillante come moderno leggio in mezzo al baillame culinario, tra pentole roventi e salsine debordanti.